Giovedì Morgan Stanley ha modificato l'outlook di New York Community Bancorp (NYSE:NYCB), abbassando l'obiettivo di prezzo della banca da $6,00 a $4,00 e mantenendo il rating a Equalweight.
La revisione segue il piano della banca di raccogliere 1,05 miliardi di dollari attraverso l'emissione di azioni ordinarie e privilegiate convertibili, entrambe prezzate a 2,00 dollari. Nonostante il titolo abbia chiuso giovedì a 3,46 dollari, l'analisi presuppone che tutte le azioni privilegiate vengano convertite in azioni ordinarie, con un conseguente aumento significativo del numero di azioni.
L'aumento di capitale dovrebbe avere una diluizione del 36% sul valore contabile tangibile per azione (TBVPS), ma migliorerà il rapporto Common Equity Tier 1 (CET1) di 150 punti base. Si prevede che i fondi appena raccolti copriranno le potenziali perdite cumulative sul portafoglio immobiliare multifamiliare e commerciale della New York Community Bancorp, che potrebbero raggiungere circa 340 punti base.
Inoltre, la banca accoglierà nuovi membri del consiglio di amministrazione, tra cui figure di spicco come Steven Mnuchin e Joseph Otting, che assumerà anche il ruolo di CEO.
Morgan Stanley ha rivisto le stime sugli utili per azione (EPS) della New York Community Bancorp per gli anni 2024 e 2025, abbassandole da 21 centesimi e 67 centesimi a 2 centesimi e 24 centesimi negativi, rispettivamente.
La rettifica è dovuta al previsto aumento del numero di azioni e alla diminuzione del reddito netto da interessi. Il reddito netto da interessi della banca per il 2024 dovrebbe diminuire dell'8% rispetto alle stime precedenti, attestandosi a 2,3 miliardi di dollari, a causa dell'accelerazione del deflusso dei depositi infruttiferi nel primo trimestre del 2024.
Il nuovo obiettivo di prezzo di 4,00 dollari si basa su un multiplo di 0,6x sul TBVPS proforma della banca di 6,44 dollari. La decisione di Morgan Stanley di mantenere il rating Equalweight riflette l'incertezza che circonda il futuro di New York Community Bancorp, tra cui le potenziali perdite di credito, l'impatto delle vendite di prestiti e dei trasferimenti di rischio di credito sul margine di interesse netto (NIM), le possibili perdite di vendita di prestiti che incidono sul CET1 e la capacità di ridurre le spese in mezzo alle sfide dei ricavi.
La società ha inoltre rilevato la mancanza di un aggiornamento sul saldo e sul mix dei depositi nel recente annuncio della banca.
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