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Candriam: possiamo aspettarci nuovi minimi dei mercati?

Pubblicato 02.01.2023, 10:30
Aggiornato 02.01.2023, 10:43

Di Alessandro Albano 

Investing.com - Cosa aspettarci nei prossimi mesi dopo un 2022 a dir poco sfavorevole per i mercati finanziari? Il FTSE MIB ha perso circa il 13% così come il DAX, mentre in Usa lo S&P 500 ha registrato il -20% con il NASDAQ Composite in ribasso del 34%. 

Secondo Nadége Dufosse, Global Head of Multi-Asset di Candriam, con un’inflazione attesa in continua diminuzione, le incertezze "dovrebbero ora concentrarsi sulla crescita economica" e con gli Stati Uniti in una forma di “soft landing”, le sorprese economiche "non dovrebbero diminuire in maniera significativa".

L’Europa, scrive il manager in una nota di ricerca, potrebbe essere più vulnerabile, soprattutto "a causa della sua dipendenza energetica dal gas", mentre la Cina dovrebbe registrare "una crescita più elevata rispetto a quest’anno, con un graduale allentamento delle restrizioni anti Covid".

Sorprese su inflazione e crescita più vicine al punto di equilibrio costituirebbero un contesto nell’insieme favorevole al credito e alle azioni nel 2023, con meno incertezza economica e quindi minor volatilità, afferma Dufosse.

Quali elementi potrebbero causare una nuova capitolazione nel 2023?

A giudizio di Candria, un potenziale nuovo minimo potrebbe essere provocato da uno sbandamento rispetto alle previsioni economiche:

  • come è accaduto nel 2022, sorprese sull’inflazione nuovamente al rialzo, con una crescita economica piuttosto resiliente che vanifica le speranze   di una svolta delle banche centrali;
  • o un “hard landing”, con una recessione più profonda di quanto previsto oggi dai mercati finanziari;
  • o un incidente finanziario con un contagio più ampio (scenario simile a quello del 2008). Le banche centrali restano vigili e puntano a contenere non solo l’inflazione ma anche i rischi per la stabilità finanziaria. 
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Tuttavia, con una decelerazione dell’inflazione e della crescita economica ma senza grave recessione, Candriam non si aspetta un nuovo minimo nella prossima fase.

Nella view del gestore, invece, i mercati azionari si potrebbe muovere in un intervallo piuttosto ampio: limitati al rialzo dall’azione delle banche centrali, che faranno in modo che le condizioni finanziarie non si allentino troppo rapidamente, se l’economia dovesse resistere bene, e sostenuti da una svolta più rapida della politica monetaria, se l’economia fosse colpita troppo duramente. 

Per quanto riguarda le obbligazioni, sottolinea infine Dufosse, "il carry ricostituito dall’aumento dei rendimenti nel 2022 ci sembra interessante. La decelerazione dell’inflazione dovrebbe permettere un calo della volatilità sulle obbligazioni, che permetterà di ridurre la volatilità sulle altre asset class".

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