SEOUL (Reuters) - I parlamentari sudcoreani hanno chiesto le dimissioni del presidente Yoon Suk Yeol, altrimenti verrà sottoposto a impeachment, dopo che Yoon aveva dichiarato l'imposizione della legge marziale per poi fare marcia indietro poche ore dopo, scatenando una crisi politica nella quarta economia dell'Asia.
La dichiarazione a sorpresa di ieri ha innescato uno stallo con il parlamento, che ha respinto il tentativo di vietare l'attività politica e censurare i media, mentre le truppe armate facevano irruzione nell'edificio dell'Assemblea nazionale a Seoul.
Il principale partito di opposizione, il Partito Democratico, ha chiesto a Yoon, in carica dal 2022, di dimettersi o di andare incontro a impeachment.
"È stato chiaramente rivelato all'intera nazione che il presidente Yoon non è più in grado di gestire il Paese in modo normale. Dovrebbe dimettersi", ha detto Park Chan-dae, deputato del Partito Democratico.
Sei partiti dell'opposizione sudcoreana hanno detto che oggi presenteranno la proposta di legge per l'impeachment di Yoon, come ha fatto sapere il Partito Democratico in un messaggio ai giornalisti. Il voto si terrà venerdì o sabato.
Il leader del Partito del Potere Popolare di Yoon ha chiesto il licenziamento del ministro della Difesa Kim Yong-hyun e le dimissioni dell'intero gabinetto.
In un discorso televisivo nella tarda serata di ieri, Yoon ha detto alla nazione che la legge marziale era necessaria per difendere il Paese dalla Corea del Nord, che dispone di armi nucleari, e dalle forze antistatali pro-Nord, e per proteggere il libero ordine costituzionale, pur non citando minacce specifiche.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)