Di Alessandro Albano
Investing.com - La decisione, a sorpresa o meno, dell'OPEC+ di tagliare ulteriormente la produzione di greggio sta sostenendo gli acquisti sui titoli Oil di Piazza Affari, con Saipem (BIT:SPMI) in rialzo del 5%, mentre Eni (BIT:ENI) e Tenaris (BIT:TENR) sono vicini al +4%.
In generale, il FTSE MIB guadagna lo 0,4% sopra i 27.210 punti nella prima seduta del secondo trimestre, sul +14% raccolto da inizio gennaio.
Su Saipem segnaliamo anche i 5 contratti offshore e FEED siglati per un valore complessivo di 650 milioni di dollari.
Stessa narrativa in Europa, dove TotalEnergies (EPA:TTEF), BP (LON:BP) e Shell (LON:SHEL) guadagnano oltre il 4%.
Domenica sera, il cartello dei Paesi produttori ha deciso di ridurre l'offerta di petrolio di circa 11,16 milione di barili al giorno a partire da maggio fino alla fine dell'anno, un taglio che va ad aggiungersi ai 2 milioni di bpd tagliati nel meeting di ottobre.
Ma non solo: anche la Russia aveva deciso in precedenza di ridurre l'output di 500 mila bpd, portando quindi il totale a 3,66 milioni di barili che non saranno presenti sul mercato dell'offerta.
In seguito alla decisione, Goldman Sachs (NYSE:GS) ha rivisto al rialzo il target di prezzo del Brent per il 2023, portandolo a 90 dollari. Al momento, Brent e WTI sono in rialzo del 5,3%
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