Exxon Mobil (NYSE:XOM) dovrebbe annunciare l’acquisizione della rivale statunitense Pioneer Natural Resources (NYSE:PXD) per circa 60 miliardi di dollari, secondo quanto riportato da diversi media.
Le azioni di PXD sono salite del 2,4% alla notizia, mentre quelle di Exxon sono scese dello 0,5%.
“Ci aspettiamo che PXD abbia una reazione positiva rispetto ai suoi concorrenti”, hanno scritto in una nota gli analisti di Roth MKM.
Questa mossa strategica posizionerebbe Exxon come attore dominante nel più grande giacimento petrolifero statunitense e garantirebbe un decennio di produzione economicamente vantaggiosa. Secondo quanto riportato da Reuters e Bloomberg, l’operazione dovrebbe essere principalmente una transazione azionaria: Exxon offrirà più di 250 dollari per azione per Pioneer.
Se realizzata, l’acquisizione sarebbe la più importante operazione societaria dell’anno e la più consistente per Exxon dall’acquisizione di Mobil Oil per 81 miliardi di dollari nel 1998.
La fusione lascerebbe a quattro delle maggiori compagnie petrolifere statunitensi il controllo di una parte significativa del giacimento di scisto del Bacino Permiano e della sua vasta infrastruttura petrolifera.
“Riteniamo che Pioneer sia un venditore disposto a vendere, visto l’imminente pensionamento del fondatore/amministratore delegato Scott Sheffield. Questa transazione finale sarebbe l’ultima di molti affari sensati per lui dall’avvento delle trivellazioni orizzontali nel Midland Basin all’inizio degli anni 2010, che hanno fatto di Pioneer una delle E&P più ricche di scorte nel più prolifico bacino petrolifero di scisto degli Stati Uniti”, hanno scritto gli analisti di KeyBanc.
“Riteniamo che un prezzo più vicino ai 250 dollari che ai 278 dollari/azione possa essere meglio accolto dagli azionisti di XOM”, hanno aggiunto gli analisti.