Di Scott Kanowsky
Investing.com - Faurecia (EPA:EPED) ha registrato nel 2022 un utile di base migliore del previsto, in quanto l’acquisizione di una partecipazione di controllo nella tedesca Hella (ETR:HLE) ha aiutato il produttore di ricambi auto a superare i persistenti problemi delle filiere e gli elevati costi di produzione.
L’EBITDA è schizzato del 43% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 3,01 miliardi di euro (1 euro = 1,0690 dollari), superando le stime di Bloomberg di 2,83 miliardi di euro.
I risultati includono soprattutto l’integrazione della società tedesca Hella, che Faurecia ha rilevato lo scorso anno nel tentativo di potenziare la propria offerta di forniture per veicoli elettrici. Le vendite nel 2022, compresi undici mesi di attività di Hella, hanno registrato un’espansione di quasi due terzi su base annua, raggiungendo i 25,46 miliardi di euro.
Faurecia ha inoltre annunciato di aver completato con successo un programma di dismissione di attività non strategiche per 1 miliardo di euro. Ieri, l’azienda ha dichiarato di aver finalmente raggiunto l’obiettivo con la vendita della sua attività SAS Cockpit Modules all’indiana Motherson Group (NS:SAMD), che ha valutato l’unità 540 milioni di euro.
Nel frattempo, nonostante un contesto commerciale definito “incerto”, Faurecia ha registrato flussi di cassa disponibili di 471 milioni di euro, ben al di sopra delle aspettative di 124 milioni di euro.
“Il 2022, che inizialmente doveva essere un anno di ripresa dalla crisi di Covid, si è rivelato un anno di continue carenze di semiconduttori e di problemi delle filiere, accentuati dallo scoppio della guerra in Ucraina”, ha dichiarato l’amministratore delegato Patrick Koller in un comunicato. “L’anno è stato caratterizzato da ulteriori sfide, con un’inflazione elevata, un’impennata dei prezzi dell’energia, l’aumento dei tassi di interesse e la nostra uscita dalla Russia”.
Faurecia ha dichiarato di ritenere che i volumi del 2023 si manterranno a un “livello simile” a quello dell’anno precedente, ma ha alzato la sua previsione per le sinergie di costo derivanti dall’acquisto di Hella a 300 milioni di euro rispetto alla precedente stima di oltre 250 milioni di euro.
Gli analisti di Oddo BHF hanno detto che la previsione “è un po’ prudente”, ma hanno notato che la performance complessiva dell’azienda “conforta ulteriormente la nostra posizione secondo cui il fornitore sembra essere in grado di iniziare una ripresa quest’anno”.
Questo lunedì le azioni di Faurecia sono balzate quasi in cima all’indice paneuropeo STOXX 600.