NEW YORK/LONDRA (Reuters) - Il dollaro è salito ai massimi da quasi tre mesi rispetto alle altre principali valute, mentre i trader hanno tagliato le scommesse sulla riduzione aggressiva dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve statunitense quest'anno, dopo che i nuovi dati economici hanno ulteriormente ridimensionato tale probabilità.
La crescita del settore dei servizi statunitense è aumentata a gennaio grazie all'incremento dei nuovi ordini e alla ripresa dell'occupazione, suggerendo che la crescita economica del quarto trimestre si sia riversata nel nuovo anno.
I dati si sono aggiunti al report sull'occupazione Usa, pubblicato venerdì, che ha superato di gran lunga le aspettative, costringendo il mercato a rivedere le proprie previsioni sui tagli dei tassi, sulla forza del dollaro e su quanto possano salire i rendimenti dei Treasury, che agiscono a sostegno della valuta statunitense.
I rendimenti dei Treasury sono saliti ulteriormente dopo che il presidente della Fed Jerome Powell ha detto nel fine settimana che la banca centrale statunitense potrebbe "concedere un po' di tempo" prima di tagliare i tassi.
L'indice del dollaro, che misura l'andamento del biglietto verde rispetto ad altre sei valute principali, è salito a 104,59, ai massimi dal 14 novembre.
Il rendimento del Treasury a due anni è salito di 10 punti base a 4,478%.
L'euro cala dello 0,5% a 1,0727 dollari.
Parlando alla trasmissione "60 Minutes" della Cbs ieri, in un'intervista registrata però alla vigilia della pubblicazione dei dati sull'occupazione, Powell ha detto che la Fed potrebbe prendere tempo per decidere quando tagliare il tasso di riferimento.
Lo yen cala dello 0,2% a 148,73 per dollaro.
(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Antonella Cinelli)