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Forti vendite su Geox dopo la manovra finanziaria

Pubblicato 02.01.2025, 09:30
Aggiornato 02.01.2025, 10:05
© Reuters.  Forti vendite su Geox dopo la manovra finanziaria
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OraFinanza - Inizio 2025 tra le vendite per Geox dopo l’approvazione della manovra finanziaria arrivata lunedì sera. Il titolo della società produttrice di calzature apre la prima seduta dell’anno a Piazza Affari arrivando a cedere il 9%, scendendo fino a 0,49 euro, tornando così ai minimi di un mese, nonostante l’apertura intorno la parità del FTSE MIB di questa mattina.

Le azioni del gruppo hanno concluso il 2024 con una flessione di circa il 25%, considerando i 0,74 euro che quotava a gennaio dello scorso anno.

Il mercato ha evidentemente accolto male la manovra finanziaria annunciata dal gruppo poco prima della mezzanotte del 30 dicembre, decisa per realizzare il nuovo piano industriale al 2029.

La manovra comprende due passaggi chiave, iniziando con la revisione dei finanziamenti a medio e a lungo termine con alcune banche quali Mps (BIT:BMPS), Bnl, Banco Bpm (BIT:BAMI), Bper (BIT:EMII), Crédit Agricole Italia, Intesa Sanpaolo (BIT:ISP), UniCredit (BIT:CRDI) e Deutsche Bank (ETR:DBKGn). Con questi accordi la società punta ad allungare di 24 mesi le scadenze dei rimborsi, oltre a rimodularli.

La seconda parte prevede un aumento di capitale per un totale di 60 milioni, da realizzare in due diversi passaggi. Il primo da 30 milioni entro giugno del 2025 e i restanti 30 milioni nell’autunno del 2026, tecnicamente a servizio dell’esercizio di strumenti warrant. L’operazione vede già l’impegno della famiglia Moretti Polegato che controlla Biadene di Montebelluna (71%) attraverso Lir srl, promettendo risorse di capitale fino ad un massimo di 60 milioni.

Il nuovo piano industriale vede tra gli obiettivi il riposizionamento del gruppo, allargando la base clienti ad un target più giovane (tra 35 e 50 anni) e rafforzando l’attuale fascia d’età (over 50).

La società punta a raggiungere ricavi per 850 milioni nel 2029, superando così i 719,57 milioni ottenuti nel 2023 e ai 525,45 milioni del 2024. Il calo dello scorso anno (-10%) è dovuto anche al rallentamento del mercato russo, dove il gruppo ha sempre continuato ad operare anche dopo l’invasione dell’Ucraina, a cui si sono aggiunte le difficoltà negli Stati Uniti.

Già a novembre, “con l’obiettivo di meglio rispondere alle esigenze distributive del gruppo”, l’azienda di calzature aveva deciso di “terminare le attività dirette negli Stati Uniti e in Cina”, dove operava con società rispettivamente in perdita operativa nel 2023 per 1,5 e 2,4 milioni. Da qui l’annuncio, proprio il 30 dicembre, di un “accordo di partnership con un primario operatore cinese” per restare nel Paese ma appoggiandosi a un gruppo locale.

Un trader spiega all'agenzia Reuters che, non essendoci un pool di banche a garanzia dell'aumento, ma l'azionista di controllo Lir, fa pensare che l'obiettivo finale potrebbe essere il delisting del titolo.

Negativo il giudizio degli analisti di Banca Akros sulla decisione del gruppo. "Considerando le incertezze dei risultati finali 2024, il fatto che crediamo che l'aumento di capitale rifletta un difficile contesto di trading, la bassa visibilità/i rischi di esecuzione sul nuovo piano industriale, specialmente sul difficile compito di migliorare la percezione del brand, sospendiamo il nostro rating e il prezzo obiettivo", commentano dal broker che in precedenza aveva un giudizio ‘neutral’ su Geox.

Questo contenuto è fornito da OraFinanza

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