Investing.com - Inizio a dir poco difficile per il Ftse Mib che cede l’1,90% a pochi minuti dall’apertura, trascinando anche gli altri indici europei.
Tiene banco la crisi política italiana, dopo che il vicepremier Matteo Salvini ha detto al premier Conte che “si è rotto il rapporto di fiducia” all’interno della maggioranza e che “non ci sono più le condizioni per andare avanti”.
La crisi era scoppiata col voto sulla TAV, quando Lega e Movimento 5 Stelle avevano votato in modo diverso, portando Salvini a “prendere atto che non è più possibile fare le riforme”.
“Mi candido premier”, ha annunciato Salvini nel corso di un comizio a Pescara. “Chiediamo agli italiani la forza di prendere in mano questo Paese e di salvarlo", ha aggiunto.
Vola lo spread con un +17% tornando a 235 punti mentre il rendimento del btp a 10 anni supera quota 1,74%.
In grossa difficoltà i titoli finanzieri, con il FTSE Italia All Share Banks che cede oltre il 4%. A picco Unicredit (MI:CRDI) e Banca Piccolo Credito Valtellinese (MI:PCVI), entrambe a -5%, seguite da Bper Banca (MI:EMII), Banco Bpm (MI:BAMI), Ubi Banca (MI:UBI), Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS), Intesa Sanpaolo (MI:ISP) a -4%.
Tra gli altri titoli, perdite pesanti anche per Poste Italiane (MI:PST), Italgas (MI:IG), Telecom Italia (MI:TLIT), mentre resistono Altantia (+2%), Stm (PA:STM), Amplifon (MI:AMPF), Moncler (MI:MONC) e DiaSorin.