Di Peter Nurse
Investing.com - L’apertura dei mercati azionari statunitensi è indicata al ribasso questo martedì, cedendo parte dei guadagni della seduta precedente dopo un weekend lungo, mentre i piani sull’inasprimento monetario della Federal Reserve restano al centro della scena.
Alle 13:00 CEST, i future Dow scendono di 175 punti, o dello 0,5%, i future S&P 500 vanno giù di 20 punti, o dello 0,5%, ed i future Nasdaq 100 sono in calo di 20 punti, o dello 0,2%.
Wall Street è rimasta chiusa ieri per il Memorial Day, ma i principali indici dovrebbero indebolirsi dopo i forti rialzi della settimana scorsa, con il Dow Jones Industrial Average e l’S&P 500 che hanno registrato i rialzi settimanali migliori dal novembre 2020.
Il sentimento degli investitori è stato incoraggiato da una combinazione di solidi utili dal settore della distribuzione e da un report sull’inflazione che ha rivelato un possibile allentamento dei prezzi. E questo ha fatto sperare che la Fed possa mettere in pausa il ciclo di aumenti dopo due ulteriori rialzi da 50 punti base a giugno e luglio.
Tuttavia, il governatore della Fed Christopher Waller ha suggerito che la banca dovrà alzare ancora i tassi di interesse presto se l’inflazione non comincerà a ridursi.
Intanto, nella zona euro l’inflazione è schizzata ad un nuovo massimo storico a maggio. L’indice sui prezzi al consumo nella regione è salito all’8,1% nei 12 mesi terminati a maggio, su dal 7,4% di aprile, ben oltre le attese degli analisti di un tasso pari al 7,7%.
Attesi altri dati USA questo martedì, compreso l’indice sui prezzi delle case di marzo, l’indice PMI di Chicago di maggio e l’indice sulla fiducia dei consumatori del Conference Board per il mese di maggio, mentre il Presidente Joe Biden incontrerà il Presidente della Federal Reserve Jerome Powell per parlare di come far scendere l’inflazione.
Dopo la campanella di apertura arriveranno gli utili di Salesforce (NYSE:CRM), HP (NYSE:HPQ) e Victoria’s Secret (NYSE:VSCO).
I prezzi del petrolio continuano a salire, arrivando a nuovi massimi di due mesi, dopo che l’Unione Europea ha deciso di ridurre le importazioni petrolifere dalla Russia, operando una stretta su un mercato già teso.
L’UE ieri ha infatti deciso di tagliare il 90% delle importazioni petrolifere dalla Russia entro la fine del 2022, riuscendo a rompere l’impasse con l’Ungheria sul pacchetto di sanzioni più duro da quando la Russia ha invaso l’Ucraina.
Alle 13 CEST, i future del greggio USA salgono dell’1,2% a 118,62 dollari al barile, mentre il contratto del Brent segna +1,5% a 119,31 dollari.
Intanto, i future dell’oro sono in calo dello 0,3% a 1.850,95 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 1,0702, giù dello 0,7%.