Di Peter Nurse
Investing.com - L’apertura dei mercati azionari statunitensi è attesa invariata questo martedì, con gli investitori che si preparano ad un importante report sull’inflazione che potrebbe rafforzare l’idea di un inasprimento monetario più rapido da parte della Federal Reserve.
Alle 13 CEST, i future Dow salgono di 3 punti, pressoché invariati, i future S&P 500 vanno su di 3 punti, o dello 0,1%, ed i future Nasdaq 100 sono in salita di 20 punti, o dello 0,2%.
I riflettori sono accesi sul report sull’inflazione al consumo, atteso alle 14:30 CEST.
Il dato di marzo dovrebbe rivelare un aumento annuo dell’8,4%, il massimo dal dicembre 1981, mentre il dato core, che esclude alimentari ed energetici, dovrebbe essere salito del 6,6% sull’anno.
La Federal Reserve in occasione della sua riunione di maggio dovrebbe alzare i tassi di mezzo punto.
Saranno seguiti anche i commenti della candidata alla vice presidenza della Fed Lael Brainard nel corso della seduta, così come il discorso del Presidente della Fed di Richmond Tom Barkin.
Il rendimento dei titoli del Tesoro a 10 anni USA si attesta al 2,80%, poco meno del 2,83% dell’inizio della seduta, il livello più alto dal dicembre 2018.
Tra le notizie sulle società, CarMax (NYSE:KMX) pubblicherà gli utili trimestrali, in un periodo in cui il mercato delle auto usate comincia a mostrare segni di indebolimento.
I prezzi del petrolio salgono questo martedì, in ripresa sulla notizia che la Cina ha allentato parte dei lockdown per il Covid.
L’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio aggiornerà le previsioni sulle scorte e la domanda globali nel suo report mensile, mentre gli Stati Uniti pubblicheranno le stime energetiche sul breve periodo e l’American Petroleum Institute rilascerà il report settimanale sulle scorte di greggio USA.
Alle 13 CEST, i future del greggio USA salgono del 4,2% a 98,22 dollari al barile, mentre il contratto del Brent segna +4,5% a 102,93 dollari.Entrambi i riferimenti sono scesi di circa il 4% ieri.
Intanto, i future dell’oro vanno su dello 0,4% a 1.955,05 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 1,0866, giù dello 0,1%.