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Futures Nasdaq avanzano, AMD sostiene chip prima di Fed, cala Microsoft

Pubblicato 31.07.2024, 14:03
© Reuters. Il sito del Nasdaq Market a New York, Stati Uniti, 26 marzo 2024. REUTERS/Brendan McDermid/
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(Reuters) - I futures sul Nasdaq salgono di oltre l'1%, con le previsioni positive di Advanced Micro Devices a sostenere i travagliati titoli legati ai chip, mentre Microsoft (NASDAQ:MSFT) scende in controtendenza alle megacap in vista di un'importante decisione sui tassi Usa.

Amd registra un'impennata del 9,2% nel premarket dopo aver aumentato le previsioni di vendita di chip con intelligenza artificiale per il 2024.

I titoli di chip come Nvidia, Intel (NASDAQ:INTC), Marvell, Technology, Qualcomm, Broadcom, e Arm Holdings (NASDAQ:ARM) sono in rialzo tra il 2% e il 6,1%.

Alle 12,50, i futures sul Dow sono in aumento di 151 punti, pari allo 0,37%, i futures sull'S&P 500 sono in rialzo di 53,75 punti, pari allo 0,98%, e i futures sul Nasdaq 100 avanzano di 281,75 punti, pari all'1,49%.

I titoli delle megacap del settore tech e dei chip questo mese sono stati sotto pressione, dopo aver portato il mercato azionario statunitense ai massimi storici nel 2024 sull'euforia per l'intelligenza artificiale e sulla prospettiva di un taglio anticipato dei tassi da parte della Fed. Gli investitori, che ora vedono valore nei settori sottoperformanti, hanno iniziato ad abbandonare le megacap.

L'indice dei semiconduttori di Philadelphia SE si avvia a registrare il primo calo mensile in tre mesi e il peggior mese dal settembre 2022. Anche il Nasdaq e l'S&P 500 - indici ponderati per la capitalizzazione di mercato e fortemente orientati verso i costosi titoli tech - si avviano a registrare il mese più debole dell'ultimo trimestre, mentre il Dow si avvia a registrare la migliore performance mensile da dicembre.

Microsoft perde il 2,6% su previsioni di investimenti nell'intelligenza artificiale superiori nell'anno fiscale in corso, sebbene la crescita del business cloud sia rallentata - un altro segno che il ritorno degli ingenti investimenti nella tecnologia potrebbe richiedere più tempo di quanto sperato.

Tra le altre megacap, Alphabet (NASDAQ:GOOGL), Apple (NASDAQ:AAPL), Amazon (NASDAQ:AMZN), Meta e Tesla (NASDAQ:TSLA) salgono tra lo 0,2% e l'1,1% nel premarket.

META presenterà i risultati a chiusura dei mercati, mentre per domani sono previsti i risultati di Apple e Amazon.

Finora le trimestrali delle Big Tech come Tesla, Microsoft e Alphabet non sono stati all'altezza delle aspettative di Wall Street, con gli investitori che sono in cerca di segnali che giustifichino le valutazioni molto elevate di questo gruppo di titoli d'élite e che dimostrino se lo slancio dei mercati guidato dall'intelligenza artificiale possa ancora durare.

L'attenzione si sposta sull'attesissima decisione di politica monetaria della Federal Reserve, che dovrebbe mantenere i tassi invariati e aprire la porta a un taglio dei tassi a settembre.

Secondo lo strumento FedWatch del Cme, i trader hanno previsto un taglio dei tassi entro settembre e temono che un'eventuale delusione su questo fronte possa amplificare il recente calo dei titoli azionari.

L'S&P 500 e il Nasdaq ieri erano in ribasso, appesantiti dai titoli di chip e megacap, mentre il Dow ha sovraperformato in una rotazione settoriale che si va attenuando.

Anche la lettura sull'occupazione nazionale Adp per il mese di luglio, prevista per le 14,15, sarà monitorata dagli investitori dopo che i dati di ieri sulle offerte di impiego negli Stati Uniti hanno indicato una continua resilienza che sta sostenendo l'economia.

© Reuters. Il sito del Nasdaq Market a New York, Stati Uniti, 26 marzo 2024. REUTERS/Brendan McDermid/

Per quanto riguarda le trimestrali, Starbucks aumenta del 2,7% dopo che i miglioramenti apportati alle operazioni nei negozi hanno aiutato la catena di caffè a soddisfare le aspettative sugli utili trimestrali.

Pinterest (NYSE:PINS) precipita dell'11,7% dopo aver previsto ricavi inferiori alle aspettative per il trimestre in corso, mentre MATCH GROUP balza dell'11,5% dopo aver battuto i ricavi del secondo trimestre e aver previsto licenziamenti per circa il 6% del personale.

 

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Francesca Piscioneri)

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