(Reuters) - I futures sugli indici della borsa statunitense si prendono una pausa dopo il rally della vigilia, che ha indirizzato i principali indici di Wall Street verso una chiusura di settimana positiva sulla scia della svolta di politica monetaria della Federal Reserve.
Ieri l'S&P 500 ha chiuso in rialzo per l'ottava seduta sulle ultime nove archiviando la sessione su un massimo storico. Il Dow si è attestato al di sopra del livello psicologico dei 42.000 punti, raggiungendo un nuovo record.
I due indici, insieme al Nasdaq, si avviano a registrare un progresso settimanale superiore all'1%. L'S&P 500 è anche in rialzo di oltre l'1% da inizio mese, in controtendenza rispetto al trend storico che vede il mese di settembre mediamente più debole per la borsa Usa.
Alle 12,45, i futures sul Dow sono in rialzo di 23 punti, o dello 0,05%, i futures sull'S&P 500 cedono 12 punti, o lo 0,21% e i futures sul Nasdaq 100 arretrano di 73,5 punti, o dello 0,37%.
Questa settimana c'è stato un aumento della propensione al rischio dopo che la Fed ha dato il via al ciclo di allentamento con un taglio di 50 punti base, riduzione significativa ma attesa, e ha assicurato che arriveranno altri tagli. La banca centrale ha inoltre previsto un periodo di crescita economica costante e di disoccupazione e inflazione basse.
Con un'agenda macro scarna, gli investitori si concentreranno sui commenti del presidente della Fed di Philadelphia Patrick Harker per avere indizi sulle prospettive della banca centrale in materia di politica monetaria ed economia.
Gli operatori vedono una probabilità del 59,1% che la Fed proceda a un taglio di 25 punti base a novembre, secondo lo strumento FedWatch del Cme Group. Le aspettative sono che i tassi si abbassino di 72 punti base entro la fine dell'anno, secondo i dati Lseg.
Gli investitori si preparano anche a una situazione di volatilità per via delle cosiddette 'tre streghe', le scadenze tecniche su futures e opzioni del terzo venerdì dell'ultimo mese del trimestre.
Tra i singoli titoli, Fedex scivola del 13,3% dopo che la società di servizi postali, spesso considerata un barometro dell'economia statunitense, ha registrato un forte calo degli utili trimestrali e ha abbassato le previsioni di ricavi per l'intero anno. La rivale United Parcel Service perde il 2,4%.
NIKE balza del 6,2% dopo che il colosso dell'abbigliamento sportivo ha detto che l'ex dirigente Elliott Hill rientrerà in azienda per succedere a John Donahoe come presidente e Ceo.
E' anche atteso un ribilanciamento dei principali indici. DELL scende dello 0,6%, Palantir Technologies cala dell'1,6%, con l'atteso ingresso dei due titoli nell'S&P 500 prima dell'apertura del mercato il 23 settembre.
A livello globale, gli investitori si chiedono se la prima economia del mondo si prepari a un boom o a una recessione. Le banche centrali del Regno Unito e del Giappone hanno assunto una posizione più cauta sui tassi di interesse, pochi giorni dopo il verdetto della Fed.
Storicamente, l'azionario ha buone performance durante un ciclo di riduzione dei tassi, poiché un costo del denaro più basso potrebbe allentare le pressioni sugli utili aziendali. Tuttavia, le prospettive appaiono poco rosee, con le valutazioni dell'S&P 500 ben al di sopra della media di lungo periodo.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Sabina Suzzi)