BERLINO (Reuters) - I colloqui della coalizione a tre in Germania si stanno scaldando con i due partiti più piccoli, i Verdi - favorevoli alla spesa - e i liberaldemocratici dell'Fdp - più conservatori dal punto di vista fiscale - che si stanno scontrando su chi dovrà ricoprire il potente ruolo di ministro delle Finanze.
Con l'Unione europea che si domanda se la lotta contro il cambiamento climatico richieda una riforma delle norme fiscali comuni - sospese fino al 2023 a causa della pandemia - la posta in gioco è alta.
Mentre il leader della Fdp Christian Lindner, 42 anni, non ha fatto mistero del suo desiderio di diventare ministro delle Finanze, il co-presidente dei Verdi Robert Habeck, 52 anni, ha finora evitato di avanzare richieste pubbliche - anche se è ugualmente determinato ad ottenere il prestigioso ruolo, hanno riferito alcune fonti interne al partito.
Olaf Scholz, il ministro delle Finanze uscente che ha portato i socialdemocratici di centro-sinistra (Spd) a una vittoria elettorale a sorpresa a settembre, vuole che Habeck e Lindner trovino un compromesso, secondo una fonte.
In privato, il 63enne Scholz avrebbe detto che "i ragazzi" litigano da troppo tempo e che bisogna trovare presto un accordo, secondo la fonte.
Scholz stesso ha dimostrato che la direzione del ministero delle Finanze fa la differenza: durante la pandemia, ha convinto la cancelliera Angela Merkel ad abbandonare l'obiettivo del pareggio di bilancio e della disciplina fiscale per cui era noto il suo predecessore conservatore Wolfgang Schaeuble.
In un'intervista alla radio Deutschlandfunk, Habeck ha chiesto un'"interpretazione flessibile" delle norme fiscali del Patto di stabilità e crescita dell'Unione europea per garantire che tutti gli Stati membri possano aumentare gli investimenti pubblici necessari per un passaggio più veloce verso un'economia neutrale dal punto di vista climatico.
Questo contrasta nettamente con le opinioni di Lindner, che ha chiesto un ritorno a finanze pubbliche robuste e una riduzione dei livelli di debito in tutta la zona euro dopo la crisi del Covid-19.
PROGETTO DI ACCORDO
La bagarre non sta passando inosservata nelle altre capitali europee, dove i negoziati di coalizione e le trattative sui posti ministeriali sono seguiti da vicino.
I membri dell'Spd e gli alleati di Scholz stanno sottolineando il fatto che chiunque diventerà ministro delle Finanze sarà comunque limitato dai principi e dagli obiettivi politici concordati congiuntamente nell'accordo di coalizione e dall'autorità generale del cancelliere di stabilire le linee guida.
Nella loro bozza di accordo dopo i colloqui esplorativi del mese scorso, le parti hanno concordato una formulazione relativamente aperta sulle norme fiscali comunitarie che lascia un po' di spazio all'interpretazione.
"Il patto di stabilità e di crescita si è dimostrato flessibile. Sulla sua base, vogliamo assicurare la crescita, mantenere la sostenibilità del debito e prevedere investimenti sostenibili e rispettosi del clima", hanno detto le tre parti.
Tradizionalmente, in un governo di coalizione il secondo partito più grande - in questo caso i Verdi - ha il primo diritto di scegliere un ministero. Così Habeck potrebbe semplicemente prendere il ministero delle Finanze e Scholz ha comunicato che in tal caso non interverrà, secondo un'altra fonte a conoscenza della questione.
In questo caso, tuttavia, Lindner e l'Fdp potrebbero prendere il ministero del clima e dell'ambiente, che è anche la chiave per i Verdi per mantenere le loro promesse elettorali, hanno detto quattro fonti a conoscenza dei negoziati.
"I Verdi si trovano di fronte a un dilemma", ha detto un negoziatore di alto livello a condizione di anonimato.
Per risolvere il problema, si stanno valutando tre scenari, con una decisione attesa nelle prossime settimane.
Nel primo, Linder ottiene ciò che desidera e Habeck accetta il ministero del Clima.
Nel secondo, Habeck ottiene il ministero delle Finanze e Lindner viene consolato con un ministero dell'Economia o degli Interni rafforzato, che sorveglierà anche il previsto passaggio a un'economia più digitale e a una burocrazia statale più moderna - uno degli obiettivi principali dell'Fdp.
Se non sarà possibile raggiungere un accordo su una di queste opzioni, l'unica soluzione potrebbe essere che né i Verdi né l'Fdp ottengano ciò che vogliono. In questo caso, la Spd potrebbe finire per mantenere il ministero delle Finanze - oltre alla cancelleria.
(Tradotto da Alice Schillaci in redazione a Danzica, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)