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I ripensamenti su commercio e Brexit riportano i mercati con i piedi per terra

Pubblicato 14.10.2019, 13:37
© Reuters.
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I mercati azionari europei sono stati riportati con i piedi per terra questo lunedì dai dati cinesi che hanno dimostrato quanto l’attività economica sia rallentata, ricordando ai partecipanti che ci vorrà ben altro che belle parole e strette di mano per riaccendere un’economia globale gravata dalle numerose incertezze legate al commercio.

Alle 5 ET (09:00 GMT), l’indice di riferimento Stoxx Europe 600 scende dello 0,7% a 388,84, dopo l’impennata di venerdì al massimo dall’inizio del mese in previsione di grandi progressi sia nella Brexit che nello scontro commerciale USA-Cina.

Il tedesco DAX si muove dello 0,5% mentre il britannico FTSE 100 scende dello 0,4% e l’indice a media capitalizzazione FTSE 250, composto da più compagnie focalizzate sul Regno Unito, crolla dell’1,1%, con il ridimensionamento delle speranze sulla Brexit.

Anche lo spagnolo IBEX 35 scende dello 0,5%, trascinato giù dal settore bancario, dopo che le dure condanne inflitte ai nazionalisti catalani per il loro ruolo nel tentativo di secessione della Catalogna hanno ricordato agli investitori i rischi politici ancora alti nel paese.

I dati di questa mattina hanno rivelato che le importazioni cinesi sono scese al tasso più veloce in tre anni, mentre la produzione industriale della zona euro è crollata del 2,8% sull’anno, nonostante la ripresa mensile dello 0,4%. Il vice presidente della Banca Centrale Europea Luis de Guindos ha affermato che non si aspetta che la zona euro, colpita pesantemente per via dell’esposizione ai trend della domanda cinese e britannica, entri in recessione.

Nel fine settimana è stato chiaro che l’accordo concordato tra i negoziatori statunitensi e cinesi non è stato che il minimo necessario per gestire le aspettative.

“Le due parti avranno un periodo di cinque settimane per mettere per iscritto con esattezza quanto concordato durante il vertice”, scrive Iris Pang, economista di ING in una nota del mattino. “E questo fa sorgere dubbi su quanti “progressi” siano effettivamente stati compiuti”.

Con i mercati che si preparano ad una stagione degli utili che molti si aspettano mostri un calo dei profitti da parte delle compagnie europee, il bisogno di una svolta nella Brexit non è mai stato forse così grande. Ma la svolta sembra sempre più lontana dopo le voci secondo cui Michel Barnier, responsabile dei negoziati per l’UE, avrebbe riferito ai diplomatici dell’Unione Europea nel fine settimana che le proposte sulla gestione del confine irlandese dopo la Brexit non sono fattibili.

Il clima cupo sulle borse almeno presenta alcune opportunità di acquisto per chi ha portafogli rigonfi ed orizzonti di investimento a lungo termine. Questa mattina, la compagnia di sicurezza informatica britannica Sophos Group (LON:SOPH) ha annunciato di aver accettato la proposta di acquisto da parte della compagnia di private equity Thoma Bravo con un accordo che la valuta a 3,9 miliardi di dollari compresi i debiti. Il titolo è di conseguenza schizzato di oltre il 35%, tornando ai livelli di giugno.

Sophos ha visto un andamento altalenante dal debutto in borsa del 2015, con una valutazione di circa un miliardo di sterline, sebbene sia passata in profitto per la prima volta in quattro anni nell’ultimo anno fiscale e sembri aver abbandonato la debolezza della crescita dei ricavi causata dal passaggio delle fatturazioni ad abbonamenti mensili.

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