Gli analisti di Bank of America hanno messo in guardia gli investitori sul potenziale di "sopravvalutazione" dei titoli bancari, mentre cresce l'ottimismo riguardo a un atterraggio morbido dell'economia statunitense e una maggiore chiarezza politica dopo le prossime elezioni negli Stati Uniti.
Secondo Bank of America, la performance da inizio anno dei titoli bancari ha già confermato la loro previsione di inizio 2024, secondo cui prospettive di utili per azione (EPS) stabili o in crescita avrebbero portato a una rivalutazione al rialzo dei titoli bancari.
Gli analisti spiegano che questa tendenza si è riflessa nei notevoli guadagni di varie categorie bancarie: le mega-banche sono in rialzo del 19,8%, le super regionali del 18,6%, le banche fiduciarie del 10,9% e le banche di piccola e media capitalizzazione (SMID-cap) del 9,2%, rispetto all'aumento del 17,4% dell'S&P 500.
Sebbene il profilo rischio/rendimento dei titoli bancari non sia così interessante come all'inizio dell'anno, Bank of America suggerisce che il crescente ottimismo e la chiarezza politica potrebbero spingere le valutazioni ancora più in alto.
Questo potenziale di sopravvalutazione non dovrebbe essere sottovalutato dagli investitori.
Il prossimo rapporto sui Non-Farm Payroll (NFP) di agosto viene evidenziato come un indicatore critico per il settore bancario.
"Un rapporto sull'occupazione di agosto in linea o migliore delle attese venerdì potrebbe servire come via libera per gli investitori generalisti ad aumentare l'esposizione ai titoli bancari, date le forti correlazioni tra il tasso di disoccupazione e le perdite su crediti", hanno scritto gli analisti.
Bank of America nota anche che gli investitori specializzati in banche sono particolarmente concentrati sui rischi al ribasso derivanti da tassi di interesse più bassi, mentre gli investitori generalisti sono più preoccupati per la qualità del credito e il potenziale di miglioramento dell'attività dei clienti il prossimo anno.
Storicamente, possedere titoli bancari in vista e dopo le elezioni statunitensi è stato quasi sempre premiante, sottolineando ulteriormente il potenziale di sopravvalutazione, conclude Bank of America.
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