Gli analisti finanziari di Bernstein hanno indicato in un recente rapporto che i nuovi cambiamenti della politica di Apple (NASDAQ:AAPL) nell'Unione Europea (UE) sono significativi.
Apple ha apportato modifiche alle proprie operazioni per allinearsi al Digital Markets Act (DMA) dell'UE. Queste modifiche entreranno in vigore dal 7 marzo e comprenderanno la possibilità per gli utenti di installare applicazioni da fonti diverse dall'App Store ufficiale e di selezionare i browser Internet preferiti attraverso un'interfaccia di scelta.
Gli analisti hanno valutato che queste modifiche potrebbero incidere per circa 3,6 miliardi di dollari sulle entrate di Apple nell'UE derivanti dagli accordi con Google per la pubblicità e i servizi di pagamento, e per altri 1,7 miliardi di dollari sulle entrate dell'App Store nell'UE. L'analisi di Bernstein suggerisce che queste cifre rappresentano circa il 4% - 5% del reddito operativo totale di Apple a livello mondiale.
"Sembra che Apple abbia deciso di rinunciare a una parte dei ricavi dell'App Store (la nostra stima è di 370 milioni di dollari) adottando una nuova struttura di commissioni per evitare potenziali perdite di reddito più consistenti", osservano gli analisti. Gli analisti mantengono un rating Market Perform sulle azioni Apple e hanno fissato un obiettivo di prezzo di 195 dollari.
Tuttavia, Bernstein prevede che Google continuerà a compensare Apple in qualche modo.
"Anche se una quota significativa di utenti potrebbe scegliere Google Chrome o altri browser web sui dispositivi iOS, ci aspettiamo che Apple continui a ricevere pagamenti da Google per le attività di ricerca condotte attraverso Chrome", hanno spiegato gli analisti.
Nonostante gli sforzi della DMA per promuovere una maggiore concorrenza sul mercato, Bernstein prevede che la maggior parte delle applicazioni continuerà a essere acquistata attraverso l'App Store di Apple grazie alle misure attuate da Apple.
"Questi sviluppi rafforzano la nostra opinione di lunga data secondo cui la posizione di mercato e l'ecosistema di Apple sono solidi ed è improbabile che le autorità di regolamentazione impongano prezzi specifici o percentuali di commissioni", hanno dichiarato gli analisti.
"Tuttavia, riconosciamo la possibilità di un'opposizione alla strategia di Apple da parte (1) dell'UE, che potrebbe giudicare queste azioni come monopolistiche o che non riflettono l'essenza della sua decisione; e (2) degli sviluppatori di applicazioni, che potrebbero richiedere percentuali di commissioni uniformi e ridotte in tutti i mercati".
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