Di Laura Sanchez
Investing.com - Se mercoledì i mercati globali sono scesi dopo la conferenza stampa di Jerome Powell, presidente della Federal Reserve (Fed) statunitense, ieri Christine Lagarde, capo della Banca Centrale Europea (BCE) gli ha dato il colpo di grazia.
Una caduta che continua anche questo venerdì, a giudicare dai movimenti odierni di Ibex 35, CAC 40 o DAX, tra gli altri.
E ora che succederà? Gli analisti indicano a cosa prestare attenzione.
“La BCE ha chiarito che ha ancora un po’ di strada da fare per quanto riguarda l’inasprimento della politica monetaria e che i tassi rimarranno al loro tasso terminale per un bel po’ di tempo”, si legge in una nota di BBVA Research.
“In linea con la Fed, la BCE ha trasmesso un’idea di tassi più alti e per un periodo più lungo”, osserva Bankinter (BME:BKT) nel suo commento quotidiano sui mercati.
“Il piano di riduzione del bilancio presentato ieri dalla BCE ha “colto di sorpresa” molti investitori, che si sono resi conto che tutte le principali banche centrali occidentali hanno lo stesso scenario: inflazione elevata e duratura, crescita economica debole con possibile recessione in alcune economie e aumento dei tassi d’interesse, che rimarranno a livelli elevati per un bel po’ di tempo”, afferma Link Securities nel suo report quotidiano.
“Se a questa apparente ‘sorpresa’ di molti investitori aggiungiamo il fatto che i mercati obbligazionari e azionari sono molto overbought dopo il forte rally degli ultimi due mesi, la reazione di ieri non dovrebbe sorprendere nessuno”, aggiungono gli analisti.
Alberto Valle, direttore di Accuracy, sottolinea in un commento inviato via e-mail a Investing.com che “da qui in poi ci sono due tappe fondamentali. La prima, i dati sull’indice IPC di dicembre, per vedere se confermano una moderazione dell’inflazione tenendo conto degli stessi dati del dicembre 2021 (che non erano buoni) nella zona euro. Questa cifra determinerà in larga misura l’importo del prossimo aumento. La seconda e più importante, i dati sull’indice IPC di marzo (influenzati dall’inizio della guerra in Ucraina)”.
“Se, a causa dell’effetto base, assisteremo a un calo significativo dell’IPC, allora la BCE capirà che le sue politiche stanno funzionando (come sembra stia succedendo negli Stati Uniti) e potrebbe allentare i rialzi dei tassi d’interesse, il che non significa che i tassi inizieranno a scendere, ma piuttosto l’inizio di un periodo di tassi d’interesse a livelli superiori al 3%”, aggiunge l’esperto.
Da parte sua, Konstantin Veit, gestore di portafoglio presso PIMCO, osserva in un commento inviato a Investing.com che “i tassi di interesse rimarranno il principale strumento di politica monetaria, gli strumenti per salvaguardare la trasmissione ordinata della politica monetaria rimarranno in vigore e il QT si concentrerà su una graduale e ordinata riduzione passiva dei reinvestimenti nel tempo”.