28 luglio (Reuters) - Le borse dell'area Asia-Pacifico hanno ignorato il calo di Wall Street e in avvio di settimana hanno raggiunto massimi da tre anni, con la Cina che traina l'azionario dopo i forti dati sui risultati societari.
Intorno alle 8,45 italiane l'indice Msci dell'area Asia-Pacifico, che non comprende Tokyo, sale dello 0,17% dopo aver toccato il massimo degli ultimi tre anni a 510,01.
Secondo l'ufficio statistico nazionale cinese gli utili delle aziende industriali sono saliti a giugno su base annua del 17,9% a 588,08 miliardi di yuan, in forte accelerazione dopo l'incremento dell'8,9% visto in maggio.
SEUL ha chiuso in rialzo sui massimi di quest'anno con un progresso dello 0,7% - miglior performance giornaliera da metà giugno - sostenuta dal sostegno del pacchetto di stimolo governativo delal scorsa settimana e dai commenti del ministro delle Finanze, secondo cui l'azionario sarebbe sottovalutato. In controtendenza TAIWAN, che perde marginalmente terreno chiudendo in calo dello 0,2%.
SYDNEY ha terminato la seduta di avvio di settimana praticamente invariata su un mercato che ha risentito del calo di Wall Street.
Bene HONG KONG in rialzo dell'1% circa mentre l'indice CSI300 delle principali società cinesi sale del 2,5% e lo Shanghai Composite Index è cresciuto di oltre il 2%.
La banca cinese Bank of Communications Co Ltd (BoCom) ha in programma di cedere azioni a privati nell'ambito del programma del governo di dare più spazio al ruolo del capitale privato nell'economia, secondo quanto riferito da due fonti vicine al dossier a Reuters venerdì.
BoCom è salita del 9,4% a Shanghai, massimo rialzo da settembre 2013. A Hong Kong la banca è salita del 4,4%, top performer dell'indice Hang Seng, a un massimo da quasi 8 mesi.
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