Di Alessandro Albano
Investing.com - Wall Street risente del contesto obbligazionario, con Dow Jones in calo dell'1,1%, S&P 500 in rosso dell'1% e NASDAQ Composite in ribasso dello 0,9%. I Treasury a 10 anni si stanno raffreddando da questa mattina (-3 pb circa) ma restano sui livelli pluri-mensili oltre l'1,52%.
Ad abbattere il sentiment di rischio sono stati i timori per un cambio di regime economico (stagflazione), visti i recenti picchi di gas naturale, energia elettrica e greggio che potrebbero intaccare il percorso di crescita economica nell'ultimo trimestre.
In mattinata i prezzi del gas europeo hanno toccato i 160 euro al megawattora, con un rialzo del 40% rispetto a martedì, sollevando la minaccia concreta di un’ulteriore impennata dell’inflazione, che potrebbe indurre le banche centrali a rivedere la politica monetaria con tapering e tassi d'interesse più elevati.
Inoltre, i tassi obbligazionari nominali hanno cominciato a prezzare le aspettative d'inflazione a lungo termine, con breakeven inflation dell'eurozona sui 5 e 10 anni che ha toccato i massimi in 8 anni, mentre in Regno Unito ha superato il 4%. Negli Stati Uniti lo stesso indicatore sui 10 anni si attesta al 2,49% (dati Fred).
Per questi motivi, i titoli di Stato europei hanno segnato nuovi massimi in diversi mesi, con Bund a 10 anni salito fino a -0,152%, il massimo da maggio, l'omologo britannico all'1,13%, il più alto da oltre due anni, e il Btp a dieci anni ad un rendimento dello 0,91% (livelli di fine giugno).
Lato macro, in attesa delle non-farm payrolls di venerdì, l'ADP ha segnalato un forte aumento delle assunzioni a settembre, con 568.000 nuovi posti di lavoro rispetto ai 340.000 di agosto e ben oltre i 428 mila previsti da Investing.com.