Investing.com -- Intesa Sanpaolo SpA (BIT:ISP) ha annunciato che non pagherà la tassa sugli extraprofitti, preferendo destinare a riserva una somma pari a 2,5 volte l’imposta, ovvero circa 2,1 miliardi di euro, come previsto dalla legge introdotta dal governo. La decisione arriva dopo che martedì 24 ottobre anche l’altra grande banca italiana, UniCredit SpA (BIT:CRDI), aveva annunciato che non pagherà la tassa sugli extraprofitti. Nel caso di Piazza Gae Aulenti la somma destinata a riserva corrisponde a 1,1 miliardi.
Sulla sola Intesa Sanpaolo, l’imposta straordinaria calcolata sull’incremento del margine di interesse peserebbe per 797 milioni di euro, che salgono a 828 milioni di euro aggiungendo le altre controllate (Fideuram, Intesa Sanpaolo Private Banking e Isybank). Scegliendo di rafforzare il patrimonio invece che versare l’imposta, il gruppo guidato da Carlo Messina in totale accantonerà 2.069 milioni di euro.
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La proposta, fa sapere Intesa, verrà avanzata dal Consiglio di amministrazione all’assemblea in sede di approvazione del bilancio d’esercizio 2023. Inoltre, la banca “continuerà a supportare iniziative per far fronte ai bisogni sociali, contrastare le disuguaglianze e favorire l’inclusione finanziaria, sociale, educativa e culturale. In particolare, Intesa Sanpaolo intende contribuire per un ammontare previsto pari a circa 1,5 miliardi di euro di costi complessivamente nel quinquennio 2023-2027”, ha specificato l’istituto finanziario in una nota.
“Intesa Sanpaolo è una delle banche più solide a livello europeo: è la forza del nostro bilancio, unita alla sensibilità di Intesa Sanpaolo e delle sue persone nei confronti delle comunità in cui opera, a permettere la realizzazione del principale programma per il sociale promosso nel Paese da un soggetto privato. Nell’ultimo decennio abbiamo articolato in maniera sempre più ampia il nostro programma a favore dell'inclusione finanziaria, educativa e sociale; in particolare tra il 2018 e il 2022 il programma ha raggiunto una dimensione pari a 1 miliardo di euro”, ha commentato l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina.