OraFinanza - Jefferies ancora positiva sul settore bancario italiano, nonostante le prospettive di nuovi tagli dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea, e giudizio migliorato su alcune delle maggiori banche italiane.
Il focus del broker sul settore vede aumentare il prezzo obiettivo su Unicredit (BIT:CRDI) da 47 a 49 euro rispetto ai 37,490 euro di questa mattina (+1,90%), mentre su Bper Banca (BIT:EMII) il prezzo obiettivo è stato alzato da 7 a 7,3 euro (oggi 5,834 a +1,30%) e su Banco BPM è stato incrementato da 7 a 7,30 euro (7,28 euro e +1,60%). Confermato il prezzo obiettivo su Intesa Sanpaolo (BIT:ISP), a 4,4 euro (3,70 euro e +1,90%), con raccomandazione ‘buy’.
Tra le altre banche, il fair value è stato aumentato anche su Banca Popolare di Sondrio (BIT:BPSI) (7,34 euro e +2%), mentre il giudizio è negativo su Credem, con la raccomandazione che passa da ‘buy’ a ‘hold’ e il tp è stato ridotto da 11,9 a 11,5 euro (oggi 10,24 euro e +1%), parlando di mancanza di catalyst a breve termine e valutazione più elevata rispetto ai peer.
A Piazza Affari, intanto, tutto il settore bancario (FTSE Italia Banche) scambia positivo (+2%) dopo un’ora dall’apertura della Borsa, trascinando con sé il FTSE MIB (+1,20%), sospinto dalle dichiarazioni della Premier Giorgia Meloni che ha ventilato un possibile intervento del Governo sulla questione Unicredit-Banco BPM.
Gli analisti di Jefferies prevedono per l'intero comparto un calo dei redditi da interessi netti nel 2025, che però sarà compensato dalla crescita dei redditi da commissioni, mentre l'M&A rimarrà un tema chiave il prossimo anno.Il broker ha evidenziato come nel 2024 abbia visto un “significativo re-rating del settore”, nel corso del quale ci sono state “revisioni dell'Eps in media del 20% con un total return di circa il 50%” e ritengono che questo “possa continuare anche nel 2025".
Secondo gli analisti, ci sono due temi importanti per il settore, ovvero “l’M&A e il total return”. In particolare, Jefferies resta “costruttiva sul settore, dal momento che il consolidamento può aumentare l'efficienza, mentre l'impatto di tassi più bassi sarà quasi compensato da altre linee del conto economico”. Tra le banche citate, dal broker puntano “sull'M&A via Unicredit e sul total return via Intesa Sanpaolo".