di Valentina Za
MILANO (Reuters) - La Gacs, il complesso schema di garanzia pubblica studiato per aiutare le banche italiane a liberarsi delle sofferenze, sembra pronta a dare i suoi frutti, ma gli istituti di credito continuano a lottare contro una serie di problemi pratici.
La gestazione della Gacs è stata lunga. Le autorità europee hanno approvato il piano quasi due anni fa. "La Gacs è come un bimbo, ci voglion nove mesi", aveva detto in maggio il responsabile degli Npl di Banco BPM (MI:PMII), Edoardo Ginevra.
BPM ha iniziato a lavorare a una cessione di Npl con Gacs da 3,5 miliardi da realizzare nel 2018 e si spera che le banche possano usare le schema per un importo di dieci volte superiore il prossimo anno.
JP Morgan, che con Mediobanca (MI:MDBI) è stato adviser del Tesoro sulla Gacs, prevede che la garanzia aiuterà le banche italiane, gravate da 250 miliardi di sofferenze, a venderne 30-40 miliardi nei prossimi 12 mesi.
Finora, sono state realizzare solo tre cessioni per 2,8 miliardi nei 15 mesi da quando è stata completata la cornice legale della Gacs, di cui 860 milioni con garanzia statale, che si applica ai crediti di migliore qualità.
Una grossa preoccupazione dei regolatori è il problema degli Npl aggravi la debolezza della banche italiane, a loro volta grandi sottoscrittrici del debito pubblico del paese.
La cessione di Npl assistita da Gacs è parte dello sforzo per spingere le banche a sistemare i loro bilanci contenendo al minimo le perdite.
Banca Popolare di Bari, pimo istituto ad avvalersi della garanzia pubblica, oggi ha ceduto altri 320 milioni di euro di sofferenze a un veicolo che richiederà la Gacs.
SIGNIFICATIVA SPINTA
Una spinta significativa verrà da Monte dei Paschi di Siena, che pensa dI usare lo schema per 26 miliardi di sofferenze da cedere nell'ambito del piano di ristrutturazione.
Roma ci ha messo così tanto ad agire che le nuove più stringenti regole Ue ora si applicano alla Gacs, restringendo la sua libertà di movimento.
Secondo Andrea Resti, professore dell'Università Bocconi e consigliere del Parlamento europeo per la vigilanza bancaria, "la GACS ricade nell'ambito dei palliativi, ma date le regole vigenti e l'atteggiamento delle autorità europee i palliativi sono gli unici che ci è consentito usare. Tuttavia le vicende recenti, vedi alla voce salvataggi bancari, dimostrano come l'Italia sia diventata piuttosto brava a utilizzare gli espedienti a disposizione e la Gacs peraltro funziona meglio di tanti altri".
Lo schema ha rivilitalizzato le vendite di Npl cartolarizzati e allargato la gamma di potenziali acquirenti a piccoli hedge fund Usa, secondo una persona vicina alla vicenda.
Questi investitori non considererebbero un acquisto diretto perchè non sono in grado di supervisionare il processo di recipero dei crediti. Con la Gacs, questo lavoro viene svolto da un servicer indipendente.
Lo spettro dei potenziali investitori è previsto crescere dato che alcune banche, fra cui UniCredit (MI:CRDI), pensano di iniziare a vendere titoli assistiti da Gacs. Gli acquirenti di queste tranche possono comprendere compagnie d'assicurazione o fondi pensione.
ESERCITI DI PERSONE
Come ogni cartolarizzazione, lo schema è complesso e quelli coinvolti nella sua esecuzione dicono privatamente che le banche dovranno impiegare "eserciti di persone" per accelerare la revisione dei dati sugli impieghi.
Dati non omogenei si sono rivelati un gran problema per le banche italiane che hanno da colmare dei gap nel digitale e sono obbligate a scandagliare migliaia di documenti sparsi per le filiali.
Perdere dati incide sul valore del portafoglio. In una operazione Gacs, buoni dati sono necessari per raggiungere la dimensione desiderata della tranche senior, più economica in termini di finanziamento, e massimizzare il beneficio della garanzia statale.
Nella valutazione del debito che UniCredit pensa di cartolarizzare con una garanzia pubblica per 5,4 miliardi, Moody's dice che potrebbe considerare solo 12.633 dei 26.913 immobili a garanzia dei prestiti perchè mancano informazioni come la valutazione o l'entità del mutuo.
UniCredit ha comunque ottenuto rating 'A2' sulla tranche senior, la più alta finora assegnata in una cartolarizzazione con Gacs.
"La domanda che più spesso ci siamo sentiti porre dalle banche appena approvata la Gacs è stata: ma quanto ci costerà mettere in piedi un'operazione? All'epoca era impossibile rispondere perche il costo dipende in maniera cruciale dalla qualità del portafoglio e per capire cosa esattamente c'è in un portafoglio di sofferenze ci vogliono mesi di lavoro", dice Marco Spano, head of financial institutions del debt capital markets team di Mediobanca.