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Giù le borse europee, impasse nelle trattative per la Grecia; Dax -0,94%

Pubblicato 12.06.2015, 10:26
© Reuters.  I titoli europei scendono, il FMI lascia le trattative sul debito greco
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Investing.com - Aprono in discesa i mercati azionari europei questo venerdì, pesano i timori per un possibile default della Grecia dopo la decisione da parte del Fondo Monetario Internazionale di abbandonare le trattative.

Negli scambi europei del mattino, l’EURO STOXX 50 segna -0,74%, il francese CAC 40 scende dello 0,71%, mentre il tedesco DAX 30 è in calo dello 0,94%.

Sui titoli azionari europei pesa la decisione di ieri del FMI di lasciare il tavolo delle trattative sul debito greco dopo aver accusato Atene di aver mancato l’accordo sulle riforme sul mercato del lavoro e sulle pensioni.

Il Fondo Monetario Internazionale ha dichiarato che i suoi delegati hanno abbandonato le trattative a Bruxelles, giunte ormai ad un punto morto, e che rientreranno a Washington.

Per oggi sono previste nuove trattative tra il Primo Ministro greco Alexis Tsipras ed il Presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker a Bruxelles. Tuttavia, non è ancora certo se tale vertice avrà luogo.

Un portavoce del governo ha dichiarato che il team di negoziazione della Grecia è “pronto” ad intensificare gli sforzi per giungere ad un accordo “anche entro le prossime 24 ore”.

I titoli finanziari sono al ribasso, con le francesi BNP Paribas (PARIS:BNPP) e Societe Generale (PARIS:SOGN) giù dello 0,57% e dello 0,44%, mentre le tedesche Commerzbank (XETRA:CBKG) e Deutsche Bank (XETRA:DBKGn) scendono dello 0,26% e dello 0,30%.

Tra le banche periferiche, le italiane Intesa Sanpaolo (MILAN:ISP) ed Unicredit (MILAN:CRDI) scendono rispettivamente dello 0,26% e dello 0,30%, mentre la spagnola Banco Santander (MADRID:SAN) segna -0,52%.

Alstom (PARIS:ALSO) SA schizza dell’1,21% dopo che UBS Group AG ha dichiarato che l’acquisto della compagnia da parte di General Electric (NYSE:GE) Co. dovrebbe ottenere l’approvazione della Commissione Europea se il gruppo statunitense accetterà alcune condizioni.

A Londra, il FTSE 100 legato alle materie prime scende dello 0,48%, per via delle perdite nel settore minerario.

Glencore Xstrata (LONDON:GLEN) segna -0,11% e Rio Tinto (LONDON:RIO) scende dello 0,49%, mentre Bhp Billiton (LONDON:BLT) e Fresnillo (LONDON:FRES) crollano rispettivamente dell’1,04% e dell’1,09%.

Anche nel settore finanziario i titoli sono negativi. Lloyds Banking (LONDON:LLOY) scende dello 0,07% e Barclays (LONDON:BARC) segna -0,20%, mentre Royal Bank of Scotland (LONDON:RBS) è in calo dello 0,41% e HSBC Holdings (LONDON:HSBA) va giù dello 0,57%.

Royal Mail (LONDON:RMG) segna la migliore performance dell’indice, con un’impennata dell’1,46%, dopo il crollo di oltre il 3% di ieri seguito alla notizia che il nuovo governo britannico ha intenzione di vendere la metà della sua partecipazione nella compagnia, pari al 30%.

Negli Stati Uniti, i mercati azionari puntano ad un’apertura al ribasso. I futures Dow Jones Industrial Average scendono dello 0,26%, i futures S&P 500 sono in calo dello 0,30%, mentre i futures Nasdaq 100 segnano -0,40%.

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