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Impennata dell’1% del rame dopo i dati positivi sul PMI della zona euro

Pubblicato 23.06.2015, 11:11
© Reuters.  Il rame sale dopo gli ottimi dati sull’indice PMI della zona euro
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Investing.com - Il prezzo del rame si stacca dal minimo degli ultimi tre mesi questo martedì, dopo i dati migliori del previsto sull’attività del settore manifatturiero della zona euro che hanno alimentato le aspettative di un aumento della domanda del metallo industriale.

La lettura preliminare dell’indice dei direttori acquisti per il settore manifatturiero della zona euro è salito al massimo di 14 mesi di 52,5 questo mese da una lettura finale di 52,2 di maggio.

Anche l’attività del settore manifatturiero in Germania e Francia è migliorata più del previsto a giugno, alimentando l’ottimismo per le prospettive di crescita della regione. I dati costituiscono un ulteriore segnale che il programma di stimolo della Banca Centrale Europea sta avendo effetto.

L’Europa è terza nella richiesta globale del metallo industriale. I traders del rame considerano i dati manifatturieri un indicatore dell’aumento della domanda futura del metallo industriale.

Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, il rame con consegna a luglio subisce un’impennata di 3,0 centesimi, o dell’1,16%, a 2,597 dollari la libbra negli scambi della mattinata europea.

Supporto a 2,558 dollari, il minimo dal 19 giugno e resistenza a 2,642 dollari, il massimo dal 18 giugno. Ieri, il rame è sceso di 0,2 centesimi, o dello 0,08%, a 2,567 dollari.

In Cina, i dati di questa mattina hanno mostrato che l’indice HSBC Flash dei direttori acquisti per il settore manifatturiero è salito a 49,6 questo mese da 49,2 di maggio, superando le aspettative di un aumento a 49,4, ma restando al di sotto del livello 50 che separa la crescita dalla contrazione per il quarto mese consecutivo.

I dati deludenti hanno alimentato le speculazioni che i legislatori di Pechino debbano introdurre ulteriori stimoli per supportare l’economia tra i segnali di una crescita debole.

La nazione asiatica è il principale consumatore mondiale di rame, col 40% della richiesta globale lo scorso anno.

I futures dell’oro con consegna ad agosto salgono di 30 centesimi, o dello 0,03% a 1.184,40 dollari l’oncia troy, mentre i futures dell’argento con consegna a luglio crollano di 16,7 centesimi, o dell’1,03%, a 15,97 dollari l’oncia.

Intanto, gli investitori continuano a seguire da vicino gli sviluppi delle trattative tra la Grecia ed i suoi creditori internazionali, tra le speranze di vedere presto un accordo.

Durante il vertice di emergenza di ieri, i ministri delle finanze della zona euro non sono riusciti ad arrivare ad un accordo sul salvataggio della Grecia, ma hanno dichiarato che nel corso della settimana si potrebbe raggiungere un accordo conclusivo.

Il Presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem considera le nuove proposte del governo greco “ampie ed esaurienti” ed una buona base per la ripresa delle trattative.

Tuttavia, secondo la Cancelliera tedesca Angela Merkel e la direttrice del Fondo Monetario Internazionale Christine Lagarde resta ancora molto lavoro da fare.

A fine mese scadrà l’attuale piano di salvataggio della Grecia, nonché il pagamento di 1,6 miliardi di euro al FMI da parte del paese. Un eventuale default potrebbe comportare l’uscita del paese dalla zona euro.

Intanto, gli investitori attendono i dati statunitensi sugli ordinativi di beni durevoli, previsti nel corso della giornata, per avere ulteriori indicazioni sulla forza dell’economia e sulla tempistica dell’aumento dei tassi USA.

I dati rilasciati ieri hanno mostrato che le vendite di case esistenti USA a maggio sono salite al massimo dal novembre del 2009. L’Associazione degli Immobiliaristi statunitensi ha dichiarato che le vendite di case esistenti sono aumentate del 5,1% a 5,35 milioni di unità il mese scorso dai 5,09 milioni di aprile. Gli analisti avevano previsto un aumento del 4,4% a 5,26 milioni di unità a maggio.

I dati incoraggianti hanno alimentato l’ottimismo per lo stato di salute dell’economia ed hanno supportato le aspettative di un aumento dei tassi nel corso dell’anno.

La possibilità di un aumento anticipato dei tassi di interesse fa scendere il prezzo dell’oro, poiché il metallo prezioso fatica a tenere il passo con gli investimenti ad alto rendimento in concomitanza all’aumento dei tassi.

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