Investing.com - Questo martedì l’euro è in calo quasi al minimo di quattro settimane contro lo yen, nonché contro il dollaro e la sterlina dal momento che si sono intensificate le speculazioni che la Banca Centrale Europea possa tagliare i tassi di interesse in vista dell’imminente vertice di politica monetaria di giovedì.
Il cambio EUR/JPY ha toccato 132,38 negli scambi della mattinata europea, il minimo dal 10 ottobre; successivamente il cambio si è attestato a 132,54, in calo dello 0,55%.
Supporto a 131,59, il minimo del 10 ottobre e resistenza a 133,31, il massimo della seduta.
L’euro è andato sotto forte pressione alla vendita in seguito ai dati della scorsa settimana che hanno mostrato un calo dell’inflazione annua nella zona euro ad ottobre al minimo degli ultimi quattro anni, dati che hanno alimentato i timori che la banca possa tagliare i tassi di interesse per salvaguardare la ripresa economica nella regione.
Sebbene per giovedì non sia previsto alcun cambiamento della politica della BCE , molti investitori si aspettano che la banca segnali la possibilità di un ulteriore allentamento della politica monetaria durante il vertice di dicembre.
La Commissione Europea oggi ha tagliato le sue previsioni sulla crescita nella zona euro e ha dichiarato che la disoccupazione nella regione resta a livelli alti in modo inaccettabile.
La CE prevede ora che la crescita economica raggiungerà l’1,1% nel 2014, rispetto alla crescita dell’1,2% precedentemente prevista, e ha dichiarato che il tasso di crescita dovrebbe toccare l’1,7% nel 2015.
Intanto, i dati hanno rivelato che l’indice dei prezzi alla produzione nella zona euro a settembre è in calo dello 0,9% rispetto all’anno precedente, contrariamente al previsto calo dello 0,7%.
L’euro è in calo contro il dollaro, con EUR/USD giù dello 0,19% a 1,3489.
Il sentimento sul dollaro è stato colpito dopo i commenti di ieri dei funzionari della Federal Reserve, secondo i quali la banca potrebbe mantenere attivo il programma di stimolo ancora per qualche tempo.
Il Presidente della Federal Reserve Bank di Boston Eric Rosengren ha dichiarato che la banca dovrebbe mantenere attivo il programma di acquisti fino a quando non ci sarà “una prova evidente che una ripresa sostenibile stia compiendo progressi soddisfacenti verso una piena occupazione”.
L’euro è in calo al minimo di cinque settimane contro la sterlina, con EUR/GBP giù dello 0,66% a 0,8407.
La sterlina si è rafforzata contro le altre principali valute in seguito ai dati di oggi sull’attività nel dominante settore dei servizi in Gran Bretagna, aumentata ad ottobre al ritmo più veloce degli ultimi 16 anni, che hanno sostenuto la prospettiva di una ripresa economica.
Markit ha dichiarato che l’indice dei direttori acquisti per i servizi in Gran Bretagna è salito a 62,8 ad ottobre da 60,3 di settembre, l’aumento più netto dell’attività dal maggio 1997. Gli economisti avevano previsto che l’indice scendesse a 59,8.
Il cambio EUR/JPY ha toccato 132,38 negli scambi della mattinata europea, il minimo dal 10 ottobre; successivamente il cambio si è attestato a 132,54, in calo dello 0,55%.
Supporto a 131,59, il minimo del 10 ottobre e resistenza a 133,31, il massimo della seduta.
L’euro è andato sotto forte pressione alla vendita in seguito ai dati della scorsa settimana che hanno mostrato un calo dell’inflazione annua nella zona euro ad ottobre al minimo degli ultimi quattro anni, dati che hanno alimentato i timori che la banca possa tagliare i tassi di interesse per salvaguardare la ripresa economica nella regione.
Sebbene per giovedì non sia previsto alcun cambiamento della politica della BCE , molti investitori si aspettano che la banca segnali la possibilità di un ulteriore allentamento della politica monetaria durante il vertice di dicembre.
La Commissione Europea oggi ha tagliato le sue previsioni sulla crescita nella zona euro e ha dichiarato che la disoccupazione nella regione resta a livelli alti in modo inaccettabile.
La CE prevede ora che la crescita economica raggiungerà l’1,1% nel 2014, rispetto alla crescita dell’1,2% precedentemente prevista, e ha dichiarato che il tasso di crescita dovrebbe toccare l’1,7% nel 2015.
Intanto, i dati hanno rivelato che l’indice dei prezzi alla produzione nella zona euro a settembre è in calo dello 0,9% rispetto all’anno precedente, contrariamente al previsto calo dello 0,7%.
L’euro è in calo contro il dollaro, con EUR/USD giù dello 0,19% a 1,3489.
Il sentimento sul dollaro è stato colpito dopo i commenti di ieri dei funzionari della Federal Reserve, secondo i quali la banca potrebbe mantenere attivo il programma di stimolo ancora per qualche tempo.
Il Presidente della Federal Reserve Bank di Boston Eric Rosengren ha dichiarato che la banca dovrebbe mantenere attivo il programma di acquisti fino a quando non ci sarà “una prova evidente che una ripresa sostenibile stia compiendo progressi soddisfacenti verso una piena occupazione”.
L’euro è in calo al minimo di cinque settimane contro la sterlina, con EUR/GBP giù dello 0,66% a 0,8407.
La sterlina si è rafforzata contro le altre principali valute in seguito ai dati di oggi sull’attività nel dominante settore dei servizi in Gran Bretagna, aumentata ad ottobre al ritmo più veloce degli ultimi 16 anni, che hanno sostenuto la prospettiva di una ripresa economica.
Markit ha dichiarato che l’indice dei direttori acquisti per i servizi in Gran Bretagna è salito a 62,8 ad ottobre da 60,3 di settembre, l’aumento più netto dell’attività dal maggio 1997. Gli economisti avevano previsto che l’indice scendesse a 59,8.