Investing.com - Nonostante l'intervento di JPMorgan su First Republic, i timori sulle banche hanno innescato un profondo sell-off sul comparto martedì a Wall Street, un giorno prima della decisione della Federal Reserve.
Il Dow Jones Industrial Average è sceso dell’1%, ovvero di 367 punti, il Nasdaq ha perso l’1,1% e l’S&P 500 è sceso dell’1,2%,
Le banche regionali, tra cui PacWest Bancorp (NASDAQ:PACW) e Western Alliance Bancorporation (NYSE:WAL), hanno perso registrato perdite fino al 28% nella serata di ieri tra le preoccupazioni che il contesto di tassi d’interesse più elevati possa danneggiare le banche esposte ad attività a lunga scadenza, tra cui i Treasury e i prestiti commerciali.
Sebbene l’aumento dei tassi di interesse abbia messo a dura prova molte banche piccole e regionali, Wells Fargo (NYSE:WFC) afferma di non prevedere una crisi bancaria in quanto “la vulnerabilità all’aumento degli interessi varia notevolmente nel settore bancario”.
Anche l’energia ha fatto da freno per il mercato più ampio a seguito del forte calo dei prezzi petrolio, mentre i timori per l’economia sono stati esacerbati dalle nuove preoccupazioni che gli Stati Uniti possano andare in default già il 1° giugno se il Congresso non alzerà il tetto del debito.
Il Segretario al Tesoro Janet Yellen ha avvertito lunedì che gli Stati Uniti "potrebbero esaurire la liquidità e andare in default sui rimborsi del debito già il 1° giugno".
“Il presidente e i principali democratici vogliono un aumento “pulito” del tetto del debito, mentre i leader repubblicani chiedono che qualsiasi aumento sia legato a una riduzione della spesa”, ha dichiarato Stifel in una nota.
Halliburton Company (NYSE:HAL), APA Corporation (NASDAQ:APA) e Schlumberger NV (NYSE:SLB) hanno registrato le perdite più importanti.
Relativamente bene i titoli del settore dei beni di consumo, sostenuti da un aumento di oltre l’1% di Amazon (NASDAQ:AMZN) e da un balzo di Marriott International Inc (NASDAQ:MAR) dopo che la trimestrale di quest’ultima ha superato le stime di Wall Street.
Uber (NYSE:UBER) è balzata dell’11% dopo aver riportato una perdita inferiore alle attese nel primo trimestre e aver presentato prospettive ottimistiche, con l’amministratore delegato Dara Khosrowshahi che ha dichiarato che la società di ride-hailing è “pronta a espandere la redditività” nel secondo trimestre.
Chegg (NYSE:CHGG) è scesa del 48% dopo aver riportato una trimestrale migliore del previsto results e aver avvertito che il programma di intelligenza artificiale ChatGPT sta minacciando la sua crescita.
Intanto, la Federal Reserve sta per iniziare il suo vertice di due giorni. Si prevede che mercoledì la Fed aumenterà i tassi dello 0,25%, ma le sue indicazioni su una potenziale pausa domineranno l’attenzione degli investitori.
Per quanto riguarda le notizie economiche, la domanda del mercato del lavoro si è raffreddata: le posizioni di lavoro aperte sono scese ai minimi di due anni a marzo, allentando le preoccupazioni sull’inflazione legata ai salari.