Di Geoffrey Smith
Investing.com -- I mercati azionari cinesi hanno subito una delle peggiori giornate di trading di sempre, tra i timori che il presidente Xi Jinping possa sfruttare la rielezione avvenuta nel fine settimana per rinnovare la stretta normativa contro le più grandi aziende del Paese e i rispettivi impresari.
Ad essere particolarmente colpiti sono stati i titoli di Hong Kong, con l'Hang Seng index che ha perso fino al 6,3% e l'Hang Seng Tech Index Futures che è sceso di circa il 10% toccando i minimi storici.
Nel discorso al congresso, Xi ha chiesto di "regolare il meccanismo di accumulo della ricchezza", che è stato visto come una presa di posizione contro gli uomini d'affari più influenti del Paese.
Xi ha inoltre nominato il nuovo comitato permanente del Politburo, l'organo decisionale più potente del governo, chiamando a raccolta i suoi fedelissimi. Figure più favorevoli al business, familiari ai mercati occidentali, come il premier Li Keqiang e il rappresentante del commercio Liu He, sono stati rimossi dall'incarico.
In questo senso, il consolidamento del potere di Xi è stato illustrato nel modo più vivido da una scena teatrale accaduta verso la fine del Congresso, quando l'ex presidente Hu Jintao è stato scortato dal podio su istruzione di Xi, nonostante la sua visibile riluttanza ad andarsene.
Hu è stato l'uomo più potente della Cina per 10 anni e l'umiliazione, forse premeditata, subita sotto gli occhi di centinaia di milioni di persone ha inviato un messaggio potente, hanno detto gli analisti.
"Una cosa certa è che non si sentiva male o non voleva andare in bagno", ha twittato il professore della John Hopkins Ho-fung Hung, aggiungendo che Xi aveva chiesto agli aiutanti di portarlo via, "quasi con forza".
Le azioni di Alibaba (HK:9988) (NYSE:BABA) sono scese del 12%, mentre quelle di Tencent Holdings (HK:0700) del 11,5%.
Altrove, il gigante della ricerca Baidu (HK:9888) è sceso del 12% e il gruppo di consegna di cibo Meituan (HK:3690) del 13,6%.