L'Unione Europea intende introdurre un dazio del 9% sui veicoli Tesla (NASDAQ:TSLA) importati dalla Cina in seguito all'avanzamento della sua indagine sul settore dei veicoli elettrici cinesi, come reso noto martedì.
Il dazio proposto è inferiore al 20,8% proposto in precedenza a luglio. Inoltre, l'Unione Europea ha menzionato che alcune aziende cinesi impegnate in partnership con produttori di auto dell'Unione Europea potrebbero essere soggette a tariffe ridotte sui veicoli elettrici prodotti in Cina.
Questo sviluppo arriva dopo che l'Unione Europea ha informato le case automobilistiche della sua decisione preliminare di applicare dazi permanenti sui veicoli elettrici importati dalla Cina.
L'Unione Europea sta adottando queste misure in risposta al sostegno finanziario fornito all'industria cinese dei veicoli elettrici dal governo di Pechino.
Sebbene i dazi suggeriti per gli altri produttori cinesi di veicoli elettrici siano più alti, l'aliquota più favorevole per Tesla riflette la constatazione dell'Unione Europea che il governo di Pechino ha concesso un minore sostegno finanziario alle aziende di proprietà di entità straniere.
Tesla aveva precedentemente richiesto una rivalutazione dell'aliquota del dazio, chiedendo che venisse ricalcolata sulla base dello specifico sostegno finanziario ricevuto dall'azienda.
Tuttavia, l'Unione Europea ha stabilito che Tesla ha comunque beneficiato di vari vantaggi, tra cui prezzi preferenziali per le batterie, diritti di utilizzo dei terreni e riduzioni delle imposte.
L'Unione Europea si impegnerà ora a discutere con i produttori prima che gli Stati membri votino sui dazi, che dovrebbero essere applicati entro novembre.
La Cina ha criticato le azioni dell'Unione Europea, definendole protezionistiche e avvertendo di possibili contromisure.
Nonostante la resistenza di alcuni Stati membri, come la Germania e l'Ungheria, si prevede che l'imposizione dei dazi andrà avanti a meno che un numero sufficiente di Stati membri si opponga.
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