Christian Schmitt, Senior Portfolio Manager del fondo Ethna-Dynamisch, analizza un mercato azionario spaccato tra investitori istituzionali prudenti e un retail euforico.
Il mercato in questo momento sembra spaccato tra investitori istituzionali prudenti e investitori retail euforici e molto esposti sugli asset più rischiosi, come Spac, criptovalute, idrogeno, biotech.
In questo scenario il fondo Ethna-Dynamisch di Ethenea si concentra decisamente sulle azioni, che rappresentano il 70% del portafoglio, con una forte diversificazione settoriale e cercando di evitare gli estremi, come i titoli deep value e i growth più costosi, perché è lì che si trovano i maggiori rischi.
L'oro rappresenta circa il 5% del portafoglio, perché il ritorno dell'inflazione è sempre dietro l'angolo e il giallo metallo fornisce una diversificazione in più, a cui si affianca un 5% in obbligazioni in corone norvegesi, perché le finanze statali del Paese dei fiordi sono solide e offrono anche una certa esposizione al mercato
del petrolio.
Volatilità estiva in vista
Secondo Christian Schmitt, Senior Portfolio Manager del fondo Ethna-Dynamisch di Ethenea, fa il punto alle battute finali di una stagione degli utili che ha dato risultati sono eccellenti, dato anche il confronto con il periodo di lockdown del 2020.
Secondo l’esperto di Ethenea, la maggior parte delle buone notizie si riflette però già nei prezzi azionari, infatti i mercati non si stanno muovendo mentre c’è da attendersi molta volatilità, con possibili picchi anche fino al 20%, ma entro fine estate Schmitt prevede che gli indici di borsa saranno allo stesso livello di oggi.
Le azioni restano attraenti
In termini di tendenza del mercato, Schmitt ritiene le azioni comunque attraenti, come sono state per anni grazie ai bassi tassi d'interesse, con le banche centrali che stanno fornendo molta liquidità e l'economia che sta andando bene grazie agli stimoli fiscali in risposta alla pandemia.
Ma tra gli investitori emerge una differenza tra retail e istituzionali, con i primi in evidente fase euforica, in particolare negli USA, concentrati sui segmenti altamente speculativi come Spac, criptovalute, idrogeno, e biotech.
Ancora potenziale di rialzo
Gli istituzionali, invece, non sono così ottimisti, anche se positivi sull’azionario grazie a fattori congiunturali favorevoli, e vedono l'ottimismo del retail come un grande rischio. La maggior parte degli istituzionali è lontana dall'essere completamente investita in azioni, il che secondo Schmitt indica un chiaro potenziale di
rialzo, che si manifesterà se anche questo gruppo di investitori dovesse entrare in una fase di euforia.
Tra gli esempi di euforia speculativa, Schmitt cita il successo di Cathie Wood e del suo ARK Innovation ETF (NYSE:ARKK), che ha raccolto più di 10 mld di dollari negli ultimi mesi, anche se la maggior parte dei nuovi investimenti sono in rosso.
Il dibattito Growth vs Value
Schmitt ricorda che altri 20 mld di dollari e più sono investiti in fondi analoghi, che vengono chiamati titoli Ark, perché sono a loro volta ampiamente investiti in fondi Ark, e osserva che se i titoli sottostanti dovessero finire sotto pressione, c'è il rischio di una liquidazione improvvisa delle posizioni, con conseguente crollo del
valore.
Per quanto riguarda infine il dibattito value/growth, Schmitt osserva che i titoli ciclici hanno iniziato a sovraperformare già in aprile 2020, mentre nella maggior parte delle aziende value permangono problemi strutturali risalenti a prima della pandemia.
Questo articolo è stato scritto in esclusiva da Financialounge.com per Investing.com. Ogni settimana, "Market View" di Financialounge.com propone interviste originali con case d'investimento sui temi centrali di mercato che verranno riportate esclusivamente sul nostro sito. Non costituisce sollecitazione, offerta, consulenza o raccomandazione all'investimento.