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Futures dell’oro – previsione settimanale: 27 febbraio – 2 marzo

Pubblicato 26.02.2012, 12:07
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Investing.com – I futures dell'oro sono leggermente saliti venerdì, gli investitori hanno bloccato i profitti dopo l’impennata al massimo di 3 mesi di giovedì, ma i prezzi sono rimasti ben supportati da una seconda operazione di liquidità della BCE per la settimana prossima.

Venerdì la divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures dell'oro con consegna ad aprile a 1.773,55 dollari l’oncia troy alla chiusura di venerdì schizzando a +2,15% sulla settimana, il più forte aumento delle ultime 4 settimane.

I prezzi hanno toccato 1.788,85 dollari l’oncia troy giovedì, il massimo dal 14 novembre.

I futures dell’oro hanno trovato supporto a 1.750,85 dollari l’oncia troy, il minimo dal 22 febbraio e resistenza a 1.788,85, il massimo di giovedì.

I prezzi sono saliti del 3% nelle ultime 3 sessioni della settimana, spinti da un dollaro più debole e dall’ottimismo verso un miglioramento della crisi del debito, nonché le aspettative di un ulteriore allentamento della politica monetarie delle banche centrali.

Il Presidente della Fed, Ben Bernanke, ha dichiarato che i policy maker erano “preparati per un ulteriore intervento” anticipando che un ulteriore acquisto di bond è “un’opzione sul tavolo di discussione”.

I futures hanno trovato un ulteriore supporto da alcuni acquisti tecnici dopo che i prezzi hanno superato un livello chiave di resistenza di 1.765 dollari l’oncia mercoledì, indicando un momentum al rialzo per via dei nuovi ordini di acquisto dagli investitori istituzionali e dagli hedge funds.

Tuttavia, l’impennata dei prezzi ha spinto gli investitori a bloccare i profitti e vendere le posizioni. I traders hanno notato inoltre una forte resistenza verso il livello dei 1.800 dollari l’oncia troy.

I prezzi sono rimasti supportati dalla speculazione di una seconda operazione di liquidità da parte della BCE nella settimana a venire.

La seconda operazione di rifinanziamento a tre anni a lungo termine della BCE, nota come uno LTRO, è prevista per il 29 febbraio e potrebbe contare circa EUR500 miliardi di euro, secondo gli analisti di mercato.

Più di 500 banche europee hanno preso 489 miliardi di euro di prestiti a tre anni presso la BCE, nella prima operazione di rifinanziamento a tre anni a dicembre.

L'iniezione di liquidità ha alleviato le preoccupazioni sulla prospettiva di una stretta creditizia catastrofica nella zona euro, riaccendendo la propensione al rischio e aumentando i prezzi degli asset.

L’oro può beneficiare di un ambiente di politica monetaria allentata, nelle aspettative che un’ampia liquidità possa spingere la richiesta del metallo prezioso contro l’inflazione della moneta.

Nel frattempo i prezzi dell'oro sono sostenuti dalle tensioni internazionali sul programma nucleare iraniano e il conseguente aumento dei prezzi del petrolio al massimo di nove mesi.

Israele e Stati Uniti hanno già dichiarato che tutte le opzioni sono sul tavolo per assicurare che la Repubblica islamica non acquisisca armi atomiche.

I prezzi del petrolio più alti tendono a beneficiare l’oro in quanto rafforza l’appeal del metallo prezioso contro l'inflazione legata al petrolio.

La banca d'investimenti di Wall Street Goldman Sachs rimane rialzista sul metallo prezioso. In un rapporto pubblicato all'inizio della settimana, la banca ha dichiarato che a lungo termine, l'oro dovrebbe continuare a beneficiare dei bassi tassi di interesse statunitensi, dell’acquisto da parte delle banche centrali e della forte domanda dai mercati chiave come la Cina.

“Di conseguenza, ci aspettiamo che i prezzi dell'oro continueranno ad aumentare fino al 2012, raggiungendo i 1.940 dollari l’oncia in 12 mesi, e continuiamo a raccomandare lunghe posizioni in oro”, ha affermato la banca.

Sul Comex, l’argento con consegna a marzo ha segnato un massimo di 5 mesi di 35,46 dollari l’oncia troy, segnando un’impennata settimanale del 5,25%.

L’argento è aumentato al di sopra della media di 200 giorni di 34,84 giovedì.

Intanto il rame con consegna a marzo è schizzato del 2,65% a 3,867 dollari la libbra, il massimo dal 13 febbraio.

Le scorte di rame registrate sullo Shanghai Futures Exchange sono scesi per la prima volta dall'inizio di dicembre. La banca tedesca Commerzbank ha osservato che: "Questo offre un barlume di speranza" per il rame, poiché i dati preliminari sulle scorte avevano alimentato i timori per un indebolimento della domanda cinese".

Nella prossima settimana, gli investitori osserveranno gli sviluppi nella zona euro, e l’attenzione degli investitori sarà concentrata sulla seconda operazione di rifinanziamento della BCE di mercoledì, così come l'esito di voti in Finlandia e Germania sul salvataggio greco.

Sempre mercoledì gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sul PIL del quarto trimestre, per valutare la crescita dell’economia; inoltre è atteso l’intervento di Ben Bernanke, presidente della Fed.

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