Investing.com - I mercati azionari asiatici hanno chiuso in negativo la giornata di martedì, le azioni dei produttori di petrolio hanno riportato delle perdite dopo che il prezzo del greggio è sceso sotto i 100 dollari al barile, mentre gli esportatori giapponesi hanno segnato performance negative tra i timori per la ripresa globale.
Durante la fase finale degli scambi asiatici, l’indice Hang Seng di Hong Kong è sceso dello 0,65%, il Kospi Composite della Corea del Sud ha segnato -0,83%, mentre in Giappone il Nikkei 225 ha perso lo 0,18%.
Le azioni degli esportatori giapponesi sono state in netto calo, i timori per la ripresa economica globale hanno attenuato le prospettive per proventi da esportazione.
Il gigante dell’elettronica di consumo Sony ha visto unc alo delle azioni dell’1,75%, i titoli Nintendo hanno perso l’1,35%, mentre i titoli per il produttore di fotocamere digitali Canon, che ottiene quasi l’80% del proprio fatturato all'estero, sono crollati del 3,1%.
La Toyota ha visto un aumento delle azioni del 2% dopo che il quotidiano Nikkei ha riportato che l’azienda intendeva aumentare la produzione mensile della sua Prius ibrida al 70% al di sopra del suo obiettivo iniziale tra agosto o settembre.
I titoli Tokyo Electric Power Company hanno segnato +2,4%, rimbalzando da un minimo record dopo che il capo portavoce del governo Yukio Edano ha dichiarato che il governo stava cercando di evitare i procedimenti legali di bancarotta per l’azienda.
A Hong Kong, le azioni dei produttori di petrolio hanno riportato delle perdite dopo che i prezzi del petrolio sono scesi sotto i 100 dollari al barile tra le preoccupazioni per un rallentamento della domanda mondiale e in vista di una riunione dell'OPEC.
China Shenhua Energy ha visto un calo del 2,3% delle azioni, CNOOC, il principale estrattore di petrolio offshore ha perso l’1,1%, mentre Sinopec, il gigante di petrolio e gas ha perso il 3,6%. Glencore International, colosso delle materie prime mondiali ha visto le azioni crollare dello 0,5%.
In Australia, l’indice ASX/200 è sceso dello 0,2% a un minimo di cinque settimane dopo che la Reserve Bank of Australia ha mantenuto il suo tasso di interesse di riferimento invariato al 4,75% per il sesto incontro consecutivo nel mese di giugno e ha indicato che l'attuale politica monetaria è rimasta adeguata.
Le azioni degli estrattori minerari sono in discesa, con il colosso minerario BHP Billiton in calo dello 0,95%, il rivale Rio Tinto che perde lo 0,7%, mentre le quote di Platinum Australia hanno perso il 3,1%.
Le prospettive per i mercati azionari europei sono state modestamente ottimiste: futures Euro Stoxx 50 +0,1%, futures francesi CAC 40 +0,15%, futures FTSE 100 +0,2%, futures tedeschi DAX -0,23%.
Più tardi nella giornata, interverrà il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke. Le sue dichiarazioni saranno strettamente osservate per avere delle opinioni sulla ripresa economica degli Stati Uniti.
Durante la fase finale degli scambi asiatici, l’indice Hang Seng di Hong Kong è sceso dello 0,65%, il Kospi Composite della Corea del Sud ha segnato -0,83%, mentre in Giappone il Nikkei 225 ha perso lo 0,18%.
Le azioni degli esportatori giapponesi sono state in netto calo, i timori per la ripresa economica globale hanno attenuato le prospettive per proventi da esportazione.
Il gigante dell’elettronica di consumo Sony ha visto unc alo delle azioni dell’1,75%, i titoli Nintendo hanno perso l’1,35%, mentre i titoli per il produttore di fotocamere digitali Canon, che ottiene quasi l’80% del proprio fatturato all'estero, sono crollati del 3,1%.
La Toyota ha visto un aumento delle azioni del 2% dopo che il quotidiano Nikkei ha riportato che l’azienda intendeva aumentare la produzione mensile della sua Prius ibrida al 70% al di sopra del suo obiettivo iniziale tra agosto o settembre.
I titoli Tokyo Electric Power Company hanno segnato +2,4%, rimbalzando da un minimo record dopo che il capo portavoce del governo Yukio Edano ha dichiarato che il governo stava cercando di evitare i procedimenti legali di bancarotta per l’azienda.
A Hong Kong, le azioni dei produttori di petrolio hanno riportato delle perdite dopo che i prezzi del petrolio sono scesi sotto i 100 dollari al barile tra le preoccupazioni per un rallentamento della domanda mondiale e in vista di una riunione dell'OPEC.
China Shenhua Energy ha visto un calo del 2,3% delle azioni, CNOOC, il principale estrattore di petrolio offshore ha perso l’1,1%, mentre Sinopec, il gigante di petrolio e gas ha perso il 3,6%. Glencore International, colosso delle materie prime mondiali ha visto le azioni crollare dello 0,5%.
In Australia, l’indice ASX/200 è sceso dello 0,2% a un minimo di cinque settimane dopo che la Reserve Bank of Australia ha mantenuto il suo tasso di interesse di riferimento invariato al 4,75% per il sesto incontro consecutivo nel mese di giugno e ha indicato che l'attuale politica monetaria è rimasta adeguata.
Le azioni degli estrattori minerari sono in discesa, con il colosso minerario BHP Billiton in calo dello 0,95%, il rivale Rio Tinto che perde lo 0,7%, mentre le quote di Platinum Australia hanno perso il 3,1%.
Le prospettive per i mercati azionari europei sono state modestamente ottimiste: futures Euro Stoxx 50 +0,1%, futures francesi CAC 40 +0,15%, futures FTSE 100 +0,2%, futures tedeschi DAX -0,23%.
Più tardi nella giornata, interverrà il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke. Le sue dichiarazioni saranno strettamente osservate per avere delle opinioni sulla ripresa economica degli Stati Uniti.