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Mfe chiede prestito 3,4 mld a banche per tenersi pronta a mosse su Prosieben

Pubblicato 04.12.2024, 08:24
Aggiornato 04.12.2024, 18:18
© Reuters. Il logo della banca UniCredit a Roma, Italia, 25 novembre 2024. REUTERS/Yara Nardi/File Photo
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ROMA (Reuters) - Mfe-MediaForEurope (MI:MFEB) ha chiesto a un gruppo di banche un prestito di 3,4 miliardi di euro per coprire eventuali necessità finanziarie in relazione al gruppo radiotelevisivo tedesco ProSiebensat.1 .

È quanto ha riferito una fonte a Reuters.

Mfe ha acquisito una quota di quasi il 30% in ProSieben nell'ambito dei suoi piani di creare un colosso televisivo paneuropeo e resistere alla concorrenza dei giganti statunitensi dello streaming come Netflix (NASDAQ:NFLX).

La fonte, che ha conoscenza diretta della questione ma ha parlato a condizione di anonimato per la natura privata delle trattative, ha confermato quanto riportato da Il Messaggero, secondo il quale Mfe avrebbe chiesto un impegno per un prestito quinquennale già dal 5 dicembre.

Mfe, il principale azionista di ProSieben, vuole avere il finanziamento pronto per sostenere qualsiasi possibile necessità legata a ProSieben nel 2025, compresa una possibile offerta di acquisto, ha detto la fonte.

Ha aggiunto che sebbene Mfe voglia tenersi pronta, non vi è alcuna decisione imminente.

Mfe e ProSieben non hanno commentato.

Prosieben è balzata del 12,73%.

Reuters ha riferito ad aprile che Mfe ha tenuto colloqui con diverse banche pronte a finanziare una potenziale offerta per ProSieben del valore di circa 4 miliardi di euro.

Il Messaggero ha affermato che UniCredit (BIT:CRDI) ha avuto un ruolo guida nel prestito, ma la fonte ha detto che le banche sono coinvolte in egual modo.

© Reuters. Logo del gruppo radiotelevisivo tedesco ProSiebenSat.1 davanti alla sede centrale di Unterfoehring, vicino a Monaco, Germania, 5 novembre 2020. REUTERS/Andreas Gebert

Gli istituti di credito che stanno lavorando al prestito sono Banco Bpm (BIT:BAMI), Bnp Paribas (EPA:BNPP), Bper Banca (BIT:EMII), Deutsche Bank (ETR:DBKGn), Intesa Sanpaolo (BIT:ISP), Mediobanca (BIT:MDBI) e UniCredit.

Le banche non hanno commentato o non sono state disponibili per un commento.

(Tradotto da Claudio Leonel Piacquadio, editing Gianluca Semeraro)

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