Investing.com-- Morgan Stanley (NYSE:MS) prevede di iniziare a tagliare circa 50 posti di lavoro nell'investment banking in Asia, Giappone escluso, questa settimana, con la maggior parte dei tagli destinati a Hong Kong e alla Cina, secondo quanto riportato mercoledì da Bloomberg.
Secondo il rapporto, i tagli previsti saranno più di 40 a Hong Kong e nella Cina continentale e riguarderanno circa il 13% dei 400 banchieri nella regione Asia-Pacifico, Giappone escluso.
I tagli previsti segnano anche la seconda riduzione di Morgan Stanley in Cina quest'anno, dopo che a marzo l'azienda aveva dichiarato di aver licenziato circa il 9% del personale della sua attività di gestione patrimoniale in Cina.
L'anno scorso, inoltre, Morgan Stanley aveva tagliato diversi posti di lavoro nel settore bancario in Cina, a causa del rallentamento dell'economia e del mercato azionario che ha soffocato l'attività di dealmaking nel Paese.
Il crollo dei titoli cinesi durato un anno, unito a segnali di ripresa mediocri, ha fortemente ridotto le prospettive dei mercati cinesi.
Ma le notizie di tagli di posti di lavoro arrivano anche quando Morgan Stanley ha registrato un utile del primo trimestre migliore del previsto, grazie a un forte rimbalzo della sua unità di investment banking.
Gran parte di questo rimbalzo è derivato da un maggiore movimento verso gli Stati Uniti, dato che Wall Street è rimasta forte anche se gli altri principali mercati azionari si sono indeboliti quest'anno.
In Asia, Australia, India e Giappone si sono mantenuti solidi, mentre altri mercati azionari della regione, in particolare quello cinese, hanno faticato.