MILANO (Reuters) - Durante l'udienza preliminare del procedimento sulla ristrutturazione del derivato Alexandria, posseduto da Mps attraverso un contratto stipulato con Nomura, il gup Livio Cristofano ha indicato come responsabili civili la banca senese e Nomura International mentre ha bocciato la richiesta delle difese di citare come tali Bankitalia e Consob.
E' quanto hanno riferito fonti legali, precisando che la prossima udienza è stata fissata per il 4 marzo.
Il procedimento è a carico dell'ex presidente della banca senese Giuseppe Mussari, dell'ex direttore generale e dell'ex responsabile dell'area finanza di Mps, rispettivamente Antonio Vigni e Gianluca Baldassarri, di Sadeq Sayeed e di Raffaele Ricci, all'epoca dei fatti dirigenti della banca d'affari giapponese, ragion per cui Nomura è ancor presente nel processo. La banca d'affari infatti, in un primo momento imputata per la legge 231, la scorsa udienza è stata esclusa per un difetto di notifica. Gli imputati hanno respinto gli addebiti.
Settimana scorsa la procura milanese ha chiuso le indagini del procedimento Mps per le operazioni "Fresh", "Santorini" e "Alexandria", che vede indagati gli ex vertici della banca senese tra cui Mussari e Vigni, sei dirigenti di Deutsche Bank, di cui quattro hanno lasciato la banca, e due ex di Nomura, oltre alle società Mps, Deutsche (sede di Londra e sede centrale) e Nomura.
Le accuse a vario titolo e per i diversi indagati, sono falso in bilancio, aggiotaggio, ostacolo alle autorità di vigilanza Banca d'Italia e Consob, e falso in prospetto.
Non è stato possibile al momento avere un commento dai legali degli indagati e delle società, tutti contattati da Reuters.
(Emilio Parodi)