FTSE MIB oggi: salgono le azioni di Prysmian SpA (BIT:PRY) grazie all’accordo siglato il 5 settembre che permetterà all’azienda produttrice di cavi di portare a termine una nuova interconnessione elettrica tra la Tasmania e lo stato del Victoria (Australia).
Il capacity reservation agreement, firmato tra Prysmian e Marinus Link Pty Ltd, controllata di TasNetworks, gestore dei sistemi di trasmissione (TSO) australiano, prevede la sottoscrizione da parte del governo del Commonwealth di una Capacity Reservation fee fino a 90 milioni di euro e la continua disponibilità di capacità da parte di Prysmian fino alla stipula del contratto definitivo, previsto entro luglio 2024.
Considerando le caratteristiche dell’opera, secondo gli analisti di Equita Sim il valore complessivo del progetto potrebbe aggirarsi tra “i 500 e i 600 milioni euro, circa il 6% del backlog a fine primo semestre 2023”.
Con una capacità complessiva di 750 Megawatt, il collegamento faciliterà il flusso di elettricità tra Australia e Tasmania, rendendo possibile un efficiente trasferimento di energia rinnovabile dalle aree in cui questa viene prodotta alle zone in cui è necessaria, aiutando inoltre l’Australia a raggiungere i propri obiettivi di riduzione delle emissioni, risparmiando fino a 70 milioni di tonnellate di CO2 equivalente entro il 2050. Il contratto sarà negoziato e dovrebbe essere finalizzato entro il 2024.
Prysmian può dunque mettere in cantiere un altro obiettivo, dopo che il 4 settembre scorso il gruppo aveva annunciato di aver portato a termine l’interconnessione record tra Inghilterra e Danimarca. Un’opera da 1.400 km di cavi di energia sottomarini e terrestri utilizzati per la costruzione del Viking Link Interconnector, l’interconnessione ad alta tensione in corrente continua onshore e offshore più lunga al mondo. In quel caso, il contratto da 700 milioni di euro era stato assegnato a Prysmian nell'agosto 2019, con l’interconnessione tra i due paesi che dovrebbe essere operativa entro la fine del 2023.