Le azioni Puma hanno subito una battuta d'arresto la scorsa settimana dopo la pubblicazione dei risultati del secondo trimestre 2024, che hanno evidenziato sfide nel settore wholesale EEMEA e maggiori oneri finanziari.
Secondo gli analisti di RBC Capital Markets, questi venti contrari "avrebbero potuto essere segnalati meglio e la previsione dei ricavi del secondo trimestre non avrebbe dovuto essere così alta".
"Consideriamo questo come un evento chiarificatore che potrebbe sostenere la forza del prezzo delle azioni nel breve termine, notando che non ci sono stati cambiamenti reali nelle aspettative sugli utili e che la situazione è ancora focalizzata sull'accelerazione dei ricavi nel quarto trimestre 2024 a una valutazione depressa", hanno aggiunto.
Le aspettative di consenso per l'anno fiscale 2025 sono modeste, nota RBC, con una crescita prevista dell'8%, un'espansione del margine di 60 punti base e un margine EBIT del 7,9%, leggermente al di sotto dell'obiettivo aziendale del 8,0-8,5%.
Se il quarto trimestre 2024 raggiungesse una crescita a bassa doppia cifra, trainata dall'evasione degli ordini all'ingrosso e da una base di ricavi più facile nella prima metà del 2025, sarebbero possibili modesti aggiornamenti degli utili per l'anno fiscale 2025.
"Insieme alla valutazione depressa su vari parametri e al recente sell-off, questo potrebbe sostenere una prospettiva positiva del prezzo delle azioni nel breve termine", hanno affermato gli analisti.
Tuttavia, si prevede che il panorama competitivo si intensifichi nel 2025, con il ritorno di Nike (NYSE:NKE) e un maggiore slancio di adidas, mentre gli obiettivi di margine dipendono da una visibilità mista sull'evoluzione del margine lordo.
Citando maggiori oneri finanziari, gli analisti di RBC Capital Markets hanno ridotto le stime degli utili per azione (EPS) di Puma e abbassato il target di prezzo da €47 a €42.
Durante la conference call sugli utili, Puma ha evidenziato le aspettative di una crescita dei ricavi a doppia cifra nel quarto trimestre 2024, trainata da un forte portafoglio ordini all'ingrosso, sebbene i benefici dello IAS 29 influenzeranno la crescita riportata piuttosto che quella organica.
Per il terzo trimestre 2024, l'azienda prevede una crescita organica dei ricavi a media cifra singola, margini lordi migliorati, ma un EBIT leggermente inferiore rispetto all'anno scorso.
Inoltre, rimane fiduciosa nel raggiungimento del suo obiettivo di margine per l'anno fiscale 2025 dell'8,0-8,5%, con l'andamento attuale di luglio in linea con le aspettative e un'accelerazione dello slancio nel settore wholesale.
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