Investing.com - I futures del greggio sono in salita questo venerdì, dopo la decisione di ieri di tagliare i prezzi del petrolio da esportazione verso USA e Asia.
Sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna a gennaio è sceso di 51 centesimi, dello 0,76% a 66,31 dollari al barile nel pomeriggio degli scambi europei.
Ieri i prezzi erano scesi di 57 centesimi, dello 0,85% a 66,81 dollari al barile.
Supporto a 63,72 dollari al barile, minimo del 1° dicembre e resistenza a 69,32 dollari, il massimo dal 2 dicembre.
I prezzi sono andati sotto pressione dopo che l’azienda petrolifera saudita ha abbassato il prezzo del greggio con consegna a gennaio al minimo degli ultimi 14 anni per le esportazioni verso USA e Asia.
La manovra sembra indicare che il regno saudita starebbe iniziando una lotta per le quote di mercato con lo scisto statunitense, più economico, dopo la decisione presa la scorsa settimana dall’OPEC di lasciare le quote di produzione invariate, permettendo così ai prezzi di scendere ulteriormente.
I prezzi sono andati sotto pressione negli ultimi mesi.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna a gennaio è sceso di 54 centesimi, o dello 0,73% a 69,11 dollari al barile, con lo spread tra Brent e WTI a 2,80 dollari.