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Settore auto in ripresa dopo l’aggiornamento di Michelin

Pubblicato 12.02.2019, 10:55
Aggiornato 12.02.2019, 10:55
© Reuters.  Settore auto in ripresa dopo l’aggiornamento di Michelin

Investing.com - Le borse europee sono al rialzo questo martedì nella speranza di evitare un nuovo blocco delle attività amministrative USA e sulla scia di alcune sorprese positive dai report sugli utili.

I titoli delle case automobilistiche e dei loro fornitori vanno bene dopo che il produttore di pneumatici francese Michelin (PA:MICP) ha alzato il dividendo ed ha fornito previsioni solide - anche se “miste”- sul 2019. Il titolo, crollato di oltre il 30% nel 2018, è schizzato di più del 10%, trainando quelli dei rivali Continental (DE:CONG) e Pirelli (MI:PIRC).

L’indice Stoxx 600 Automobiles & Parts rimbalza del 2,1% alle 04:45 ET (09:45 GMT), mentre l’indice di riferimento Stoxx 50 sale dello 0,7% a 3.189,15.

I titoli dei produttori di pneumatici, come quelli delle case automobilistiche, sono stati considerati “oversold” dagli analisti dopo la raffica di brutte notizie dello scorso anno, la maggior parte delle quali legate allo scontro commerciale USA-Cina.

Le notizie continuano ad essere perlopiù negative: Nissan ha abbassato le previsioni sui profitti di quasi il 20% questa mattina per l’anno fiscale che terminerà a marzo e non ci sono ancora segni di progressi nelle trattative commerciali tra i funzionari di Stati Uniti e Cina a Pechino. Ma la reazione ai dati di Michelin indica che, almeno per il momento, la maggior parte delle brutte notizie è stata messa in conto.

Nel frattempo, il proprietario di Gucci, Kering (PA:PRTP), ha fornito risultati in linea con le aspettative per il quarto trimestre ma il titolo è salito di solo lo 0,6% dopo l’impennata del 14% di quest’anno segnata sulla scia degli utili forti dei suoi rivali nel settore.

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Sebbene tutte le voci sul gruppo di compagnie di lusso siano state a proposito del fatto che la domanda cinese sta resistendo, sono stati gli Stati Uniti a contribuire maggiormente alle vendite di Kering lo scorso anno: le entrate dal Nord America sono schizzate del 37,8% mentre quelle dall’Asia Pacifica sono salite di “solo” il 33,8%.

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