MILANO (Reuters) - I ricavi di Stellantis (BIT:STLAM) sono scesi del 27% nel terzo trimestre, ma sono superiori alle attese del mercato, mentre migliora la situazione delle scorte dopo che a settembre il gruppo ha tagliato le stime sul 2024.
Il titolo viaggia in modesto rialzo (+0,5%) in un mercato generalmente debole.
"La riduzione delle scorte di Stellantis negli Stati Uniti sta procedendo più velocemente del previsto", ha detto stamani il nuovo Cfo Doug Ostermann nel corso di una call, aggiungendo che prevede di ridurre le scorte presso i concessionari Usa di 100.000 unità prima della data prevista di fine novembre.
Ostermann, che prima guidava le attività di Stellantis in Cina, ha recentemente sostituito Natalie Knight nell'ambito di un ampio rimpasto ai vertici aziendali volto a correggereerrori strategici, soprattutto in Nord America.
I problemi specifici di Stellantis si aggiungono alledifficoltà più generali che stanno incontrando tutte le case automobilistiche occidentali a causa di una domanda globale debole, soprattutto per i veicoli elettrici (EV), della transizione tecnologica in corso e del crescere della concorrenza cinese.
Volkswagen (ETR:VOWG) sta valutando la chiusura di almeno tre fabbriche in Germania e il licenziamento di decine di migliaia di dipendenti, secondo l'allarme lanciato dal sindacato.
Oggi Stellantis ha confermato la guidance annuale tagliata un mese fa, che vede un margine del risultato operativo adjusted tra il 5,5% ed il 7% e un free cash flow industriale negativo tra 5 e 10 miliardi.
Ostermann ha spiegato che il gruppo aveva preso in considerazione la possibilità di restringere il range delle previsioni insieme ai risultati del terzo trimestre, ma ha deciso di lasciarlo ampio per mantenere la "flessibilità" necessaria a fare le scelte giuste.
"Non volevamo mettere le manette al management", ha detto.
Nel terzo trimestre, Stellantis ha registrato un fatturato di 33 miliardi di euro, battendo le stime degli analisti che si aspettavano 31,1 miliardi di euro, secondo un sondaggio Reuters.
Le consegne consolidate sono diminuite del 20% a 1,148 milioni di veicoli.
Ostermann ha spiegato che il calo è dovuto principalmente aivuoti nella gamma di prodotti, ma ha detto che questi venti contrari dovrebbero diminuire, soprattutto l'anno prossimo, con il lancio di nuovi modelli. Il gruppo ha dichiarato di essere in linea con il previsto lancio di circa 20 nuovi modelli nell'intero 2024.
Al 30 settembre le scorte totali erano pari a 1,33 milioni di unità, con un calo di 129.000 unità rispetto all'anno precedente. Negli Stati Uniti, il livello di scorte presso i concessionari è sceso di oltre 80.000 unità tra il 30 giugno e il 30 ottobre, in linea con gli obiettivi.
(Giulio Piovaccari, in redazione Claudia Cristoferi, editing Sabina Suzzi)