MILANO (Reuters) - Terna (BIT:TRN) migliora la guidance sul 2024 grazie allo schema regolatorio che ha permesso di ridurre drasticamente i costi di dispacciamento dell'energia, e dopo aver chiuso i primi nove mesi dell'anno con una crescita dell'utile netto del 26,6% a 812,6 milioni.
In una nota la società proprietaria della gran parte degli elettrodotti italiani dice di stimare per l'intero anno ricavi per 3,61 miliardi, un Ebitda di 2,5 miliardi e un utile netto per azione (Eps) di 52 centesimi di euro.
"Il miglioramento degli indicatori economici attesi per il 2024 è dovuto al maggior contributo dei premi output based relativi allo schema di incentivi MSD, che andrà a terminare a fine anno e non è legato all'andamento generale dei livelli tariffari", spiega Terna.
"Tale schema regolatorio ha permesso, tra l’altro, di ridurre drasticamente i costi di dispacciamento di Terna e gli oneri in capo ai clienti finali", aggiunge.
Confermato il target 2024 di investimenti pari a circa 2,6 miliardi.
Nei nove mesi il gruppo ha registrato un Ebitda di 1,89 miliardi, in crescita del 21,6% su anno beneficiando del migliore risultato delle attività regolate.
I ricavi sono saliti del 17,8% a 2,65 miliardi circa.
In accelerazione gli investimenti, nel terzo trimestre pari a 656,8 milioni di euro, portando il valore complessivo sui nove mesi a circa 1,7 miliardi.
Il Cda ha inoltre deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo ordinario dell'esercizio 2024 pari a 11,92 centesimi di euro per azione, in crescita del 4% rispetto all'esercizio precedente, in linea con la dividend policy del piano industriale al 2028.
Comunicato integrale
(Andrea Mandalà, editing Stefano Bernabei)