OraFinanza - Missione “smantellare la burocrazia governativa, tagliare i regolamenti in eccesso, le spese inutili e ristrutturare le agenzie federali”. Questi i compiti assegnati dal prossimo Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, al Ceo di Tesla (NASDAQ:TSLA), Elon Musk, comunicati in una nota diffusa ieri sera, dando all’imprenditore sudafricano la guida del Dipartimento per l’efficienza del Governo, organo esterno all’esecutivo, in coppia con l’ex candidato repubblicano Vivek Ramaswamy.
Il nuovo dipartimento lavorerà con la Casa Bianca e l'Ufficio per la gestione e il bilancio per "guidare una riforma strutturale su larga scala e creare un approccio imprenditoriale" del Governo mai visto prima, ha aggiunto Trump. Inoltre, l’organo "fornirà consigli e indicazioni dall'esterno dell’esecutivo", precisando che i ruoli di Musk e Ramaswamy saranno informali, senza richiedere l'approvazione del Senato e consentendo a Musk di rimanere a capo della casa automobilistica Tesla, della piattaforma di social media X e della società missilistica SpaceX.
Il lavoro si concluderà entro il 4 luglio 2026, giorno in cui ricorre il 250esimo anniversario della firma della Dichiarazione di Indipendenza.
Dopo solo una settimana dalle elezioni, dunque, sembra vinta la scommessa di Musk di appoggiare il tycoon alla corsa presidenziale, con milioni di dollari donati per la sua causa, e ora destinato ad esercitare una straordinaria influenza sulla politica statunitense e sulle sue aziende, assicurandosi un trattamento governativo favorevole.
“Musk ha fatto una grande scommessa strategica su una vittoria di Trump alla Casa Bianca che sarà conosciuta come una scommessa per i tori di Tesla”, ha scritto lunedì l’analista di Wedbush Securities, Dan Ives.
La scommessa era già stata vinta sui mercati visto che Tesla ha aggiunto 300 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato a seguito delle elezioni della scorsa settimana, ovvero l’equivalente dell’intera capitalizzazione di mercato combinata di Toyota (seconda società automobilistica al mondo) e di General Motors (NYSE:GM) (seconda casa USA per market cap).
Le azioni Tesla sono cresciute di circa il 35% tra mercoledì 6 novembre, quando fu chiara la vittoria di Trump, e lunedì scorso, raggiungendo quota 350 dollari, ai massimi dall’aprile 2022. Balzo che ha permesso a Musk, già persona più ricca al mondo prima delle elezioni secondo la classifica di Forbes, di aumentare il suo patrimonio di circa 54 miliardi di dollari, arrivando così a 319 miliardi totali (dati Forbes).
Dan Ives, da sempre sostenitore di Tesla, lunedì ha aumentato il suo prezzo obiettivo sul titolo Tesla a 400 dollari rispetto ai 300 precedenti, basandosi principalmente sulla convinzione che "la vittoria di Trump alla Casa Bianca cambierà le carte in tavola per quanto riguarda la guida autonoma e l’Intelligenza Artificiale di Tesla e Musk nei prossimi anni", prevedendo che il nuovo Governo offrirà ostacoli normativi più amichevoli alle sue attività.
"I 1.000 miliardi di dollari di valutazione dell'AI inizieranno a essere sbloccati nella storia di Tesla e crediamo che la marcia verso una valutazione di 1.500 miliardi e 2.000 miliardi per la società nei prossimi 12-18 mesi sia ora iniziata con il sistema Full Self-Driving (FSD) per le auto autonome, la diffusione delle basi di ricarica di Tesla e il lancio di Cybercab che rappresenta la gallina dalle uova d'oro", spiega l’analista.
Della stessa opinione Adam Jonas, analista di Morgan Stanley (NYSE:MS) e anche lui sostenitore di Tesla, il quale ritiene che la "percezione degli investitori" di Musk si è "significativamente evoluta" nell'ultima settimana. "Il sostegno pubblico di Musk al presidente eletto Trump ha fatto sì che il CEO di Tesla fosse considerato una voce potente nella nuova amministrazione", ha affermato Jonas, aggiungendo che però ora "la domanda è se la rivalutazione sia temporanea o se Tesla assumerà un ruolo più importante nel complesso industriale rinnovabile/autonomo degli Stati Uniti".
Jonas mantiene un rating di ‘sovrappeso’ su Tesla con un target price di 310 dollari per azione, ma presenta anche uno scenario rialzista che potrebbe portare il titolo a 500 dollari che implica vendite annuali di circa 8 milioni di veicoli elettrici, distribuzione di 400 gigawattora tramite sistemi di accumulo energetico e un contributo significativo da software, servizi e tecnologia Full-Self-Driving.
Tesla, nota principalmente per i suoi veicoli elettrici, sta diversificando il suo business in modi che potrebbero rivoluzionare il settore automobilistico e tecnologico. Al centro di questa trasformazione c'è il supercomputer Dojo, alimentato da tecnologie di intelligenza artificiale avanzate.
Secondo Jonas, il supercomputer potrebbe aggiungere oltre 500 milioni di dollari al valore di mercato di Tesla. Questo incremento deriverebbe principalmente da un'adozione più rapida dei robotaxi e dall’espansione dei servizi di rete (software as a service). Lo stesso Musk ha sottolineato l'importanza di Dojo, affermando che l'azienda sta raddoppiando gli sforzi per renderlo competitivo con Nvidia nel campo dell'AI.
Jonas evidenzia che Tesla non si basa solo sulle vendite di veicoli elettrici, ma sta sviluppando diverse aree di business:
- licenza del sistema di assistenza alla guida;
- espansione della rete di ricarica;
- servizi di mobilità;
- divisioni batterie ed energia;
- servizi assicurativi.