OraFinanza - Se la nuova era Donald Trump sembra confermare la volontà di frenare lo sviluppo delle auto elettriche, la società protagonista del settore, ovvero Tesla (NASDAQ:TSLA), appare addirittura favorevole.
Fonti della Reuters rilanciavano ieri la possibilità che il ‘transition team’ del vincitore delle presidenziali statunitensi possa eliminare il credito d’imposta da 7.500 dollari destinato all’acquisto di veicoli elettrici, decisione inserita in una riforma generale del sistema fiscale. Sempre secondo quanto riferito all’agenzia, i rappresentanti della casa automobilistica avrebbero dichiarato la loro posizione favorevole all’eliminazione del sussidio, nonostante possa avere conseguenze negative per il passaggio ai veicoli elettrici nel Paese.
Lo stesso Elon Musk, Ceo di Tesla e come noto tra i maggiori sostenitori di Trump nella scorsa campagna elettorale, aveva affermato lo scorso luglio che l’eliminazione del credito d’imposta potrebbe penalizzare leggermente le vendite della sua società, anche se ha poi aggiunto che questa decisione sarebbe “devastante” per i suoi concorrenti come Ford, General Motors (NYSE:GM), Stellantis (BIT:STLAM), Rivian e Lucid Motors.
Intanto, ieri il titolo Tesla ha chiuso la seduta di ieri a Wall Street in forte calo (-5,77%) a 311,18 dollari, mentre oggi segna ancora rosso (-1,60%) nel pre market USA.
Alcuni analisti affermano che Tesla sia in grado di reggere l’urto di in un ambiente senza incentivi perché sta già producendo veicoli elettrici in modo redditizio e i suoi concorrenti dipendono maggiormente dai crediti. "Alcuni potrebbero pensare che Musk, che funge da consigliere di Trump, aiuterà a mantenere i crediti per i veicoli elettrici, ma noi pensiamo che voglia che il governo si tenga il più possibile fuori dal settore", ha scritto l'analista di Morningstar David Whiston dopo le elezioni.
"Il ritiro dei crediti d'imposta per i veicoli elettrici" sarebbe "negativo per l'industria" ma "rialzista per Tesla", scrive l'analista di Wedbush Securities Dan Ives, in quanto la società presenta " una scala e una portata senza pari nel settore e questa dinamica potrebbe dargli un chiaro vantaggio competitivo".
La decisione, però, potrebbe essere accolta negativamente in quanto danneggerebbe un settore in cui sono stati messi in campo impegni per costruire fabbriche, impianti di batterie e strutture minerarie nei distretti del GOP.
Il repubblicano Buddy Carter, rappresentante della Georgia dove è presente uno stabilimento di auto elettriche targate Hyundai, ha ammesso a Nick Sobczyk di Axios che la casa automobilistica probabilmente vuole che il credito rimanga. Carter è stato uno dei 18 repubblicani della Camera (la maggior parte dei quali sarà ancora in carica l'anno prossimo) che hanno firmato una lettera alla dirigenza sostenendo di mantenere gli incentivi energetici dell'IRA.
Attualmente gli acquirenti con limiti di reddito specifici hanno diritto a sconti fino a 7.500 dollari su nuovi EV e fino a 4.000 dollari su quelli usati. "L'interesse per i EV probabilmente aumenterà nei prossimi mesi", prevede l'analista di Edmunds Jessica Caldwell, in quanto anche “Trump ha parlato apertamente della potenziale eliminazione dei crediti d'imposta per gli EV, quindi la sua vittoria potrebbe spingere gli indecisi ad agire".