BUDAPEST (Reuters) - È probabile che soltanto pochi Paesi dell'Unione europea rispetteranno la scadenza del 20 settembre per la consegna dei loro piani di riduzione del debito alla Commissione Europea, il che potrebbe ledere la credibilità delle nuove regole fiscali dell'Ue alla base di questi piani.
Queste direttive, entrate in vigore ad aprile, hanno lo scopo di mostrare ai mercati in che modo i governi Ue, molti dei quali sono gravati da un elevato debito pubblico dopo la pandemia Covid-19 e la crisi energetica, ridurranno il loro debito.
"Vorrei insistere sull'importanza di questo lavoro, dato che è davvero importante che questo progetto parta bene e in modo credibile", ha detto il presidente dei ministri delle Finanze della zona euro Paschal Donohoe in una conferenza stampa dopo che i ministri hanno discusso la scadenza in colloqui informali a Budapest.
Un ostacolo è rappresentato dal fatto che molti Paesi dell'Ue sono prossimi alle elezioni o non hanno ancora formato governi, in seguito a elezioni recenti, che siano in grado di approvare tali piani.
"Saranno solo pochi i 'migliori alunni della classe' che presenteranno i loro piani entro il 20 settembre" ha detto un funzionario dell'Ue esperto del processo. "La maggior parte chiederà una proroga della scadenza fino al 15 ottobre, o oltre"
Il 15 ottobre i Paesi della zona euro devono inviare alla Commissione le loro previsioni per i bilanci 2025 e molti di loro vogliono inviare le due proposte nello stesso momento.
Ma alcuni Paesi potrebbero aver bisogno di più tempo.
La Francia ha già chiesto una proroga dato che ha appena iniziato a formare un governo dopo le elezioni senza un chiaro vincitore di due mesi fa e la fragile coalizione avrà difficoltà a far passare qualsiasi inasprimento di bilancio.
L'Italia, il Paese con il secondo debito pubblico in rapporto al Pil più alto d'Europa, terrà elezioni regionali nei prossimi mesi e il governo di destra sta promettendo tagli alle tasse, aiuti alle famiglie e misure per contrastare la disoccupazione nel 2025.
La Germania dovrà affrontare le elezioni tra 12 mesi e i funzionari dell'Ue hanno riferito che Berlino è indecisa su cosa proporre nel suo piano a lungo termine.
La situazione è poco chiara anche in Lituania, le cui elezioni sono il mese prossimo, e in Belgio, ancora senza un governo dopo le elezioni di giugno. In Austria si terranno le elezioni a fine settembre e in Romania a dicembre.
"Per me è molto chiaro che tutti gli Stati membri stanno facendo del loro meglio", ha detto Donohoe quando gli è stato chiesto se i governi dell'Ue riusciranno a rispettare la scadenza del 20 settembre.
"È anche vero che ci sono diverse situazioni politiche in corso in vari Paesi, una parte molto inevitabile del nostro processo democratico, ma ciò è stato preso in considerazione nel nuovo progetto che abbiamo", ha detto segnalando che saranno consentiti ritardi nelle presentazioni.
(Tradotto da Alejandra Rosales, editing Gianluca Semeraro)