Di Liz Moyer
Investing.com - I mercati azionari statunitensi aprono in discesa questo venerdì, dopo le deludenti prospettive date dai colossi del tech Amazon ed Apple.
Alle 15:35 CEST, l’indice Dow Jones Industrial Average scende di 103 punti, o dello 0,3%, mentre l’S&P 500 va giù dello 0,8% ed il NASDAQ Composite segna -0,7%.
Le azioni di Amazon.com Inc (NASDAQ:AMZN) sono crollate del 10% negli scambi premarket, in scia ad utili del primo trimestre colpiti dai costi maggiori; la società ha anche dato prospettive deludenti per il trimestre in corso. Ed Apple Inc (NASDAQ:AAPL) scende dell’1%, dopo aver pubblicato stime caute sul trimestre attuale.
Aprile è stato un mese duro per i titoli azionari, che si preparano a chiuderlo in discesa. Non solo gli investitori hanno dovuto incassare la certezza di imminenti aumenti dei tassi di interesse tra l’inflazione persistente, ma ci sono state nuove ondate di Covid-19 in Cina che minacciano di frenare la crescita economica globale, mentre prosegue la guerra russa in Ucraina. Nell’ultimo giorno di scambi del mese, il Dow segna -2% su aprile, l’S&P -5% ed il Nasdaq -9%.
Tra i dati economici, l’indice PCE core, l’indicatore sull’inflazione preferito dalla Fed, è salito del 5,2% a marzo su base annua, poco meno del 5,3% di febbraio e del 5,3% previsto.
La Fed probabilmente alzerà i tassi di interesse la prossima settimana di mezzo punto nel tentativo di tenere a bada l’inflazione. Il dato sull’indice PCE di questo venerdì difficilmente la dissuaderà.
Sono stati pubblicati i report sugli utili di due colossi petroliferi. Exxon Mobil Corp (NYSE:XOM) ha deluso le attese, malgrado abbia raddoppiato gli utili per azione del primo trimestre. I risultati hanno mancato le stime di Wall Street anche senza la svalutazione da 3,4 miliardi di dollari per l’uscita di scena dalla Russia. I profitti di Chevron Corp (NYSE:CVX) sono schizzati a 6,3 miliardi di dollari, rispetto agli 1,4 miliardi dello stesso trimestre dell’anno scorso.
I future del greggio WTI salgono dell’1,3%, a poco più di 106 dollari al barile, mentre i future del Brent vanno su dell’1,5%, a 108,88 dollari al barile. I future dell’oro segnano +0,9% a 1908 dollari l’oncia.