Investing.com - I listini statunitensi aprono in forte rialzo, in scia ai risultati di Apple superiori alle attese grazie alle robuste vendite di iPhone.
Al momento della scrittura, il Dow Jones Industrial Average rimbalza di 422 punti, pari all’1,3%, mentre l’S&P 500 sale dell’1,2% e il NASDAQ Composite dell’1,2%.
I risultati di Apple Inc (NASDAQ:AAPL) hanno eclissato le preoccupazioni derivanti da un report sui posti di lavoro di aprile più forte del previsto. Le azioni di Apple sono schizzate del 4,4%.
Il mese scorso le aziende statunitensi hanno aggiunto 253.000 posti di lavoro, più dei 180.000 previsti dagli analisti. Il tasso di disoccupazione è sceso al 3,4%, anch’esso inaspettato. I dati indicano una forza del settore del lavoro che potrebbe incoraggiare la Federal Reserve a mantenere i tassi di interesse più alti per un periodo di tempo più lungo.
Gli operatori dei future scommettono che la Fed sospenderà gli aumenti dei tassi di interesse a giugno, mentre valuta i progressi compiuti finora dalle sue azioni per raffreddare l’inflazione. Questa settimana la Fed ha alzato i tassi di un altro quarto di punto percentuale.
Il rapido aumento dei tassi nell’ultimo anno ha sollevato preoccupazioni per il sistema bancario, con le banche regionali schiacciate da tassi più elevati che attirano i depositi verso prodotti che offrono ai clienti rendimenti più elevati. PacWest Bancorp (NASDAQ:PACW), sotto pressione questa settimana, è rimbalzata questo venerdì. Le azioni hanno visto un’impennata del 44% e quelle di Western Alliance Bancorporation (NYSE:WAL) del 25%.
Il titolo del rivenditore online di auto usate Carvana Co (NYSE:CVNA) schizza del 25% dopo aver dichiarato che prevede di registrare un utile nel trimestre in corso.
Le azioni della società di ride-hailing LYFT Inc (NASDAQ:LYFT) crollano invece del 18,9%, per i timori che la guerra dei prezzi con la rivale Uber Technologies (NYSE:UBER) possa intaccare il suo margine di profitto.
Il petrolio è in salita. I future del greggio WTI rimbalza del 4,1% a 71,41 dollari al barile, mentre i future del Brent del 3,8% a 75,27 dollari al barile. I future dell’oro scendono del 2,2% a 2.011 dollari.