Di Peter Nurse
Investing.com - L’apertura dei listini statunitensi è vista in lieve ribasso questo mercoledì, con gli investitori cauti in attesa di altri dati economici e del discorso del Presidente della Fed Jerome Powell a Jackson Hole.
Alle 13:00 CEST, il contratto dei future Dow scende di 40 punti, dello 0,1%, i future S&P 500 vanno giù di 5 punti, o dello 0,1% ed i future Nasdaq 100 sono in calo di 20 punti, o dello 0,2%.
I principali indici a Wall Street hanno registrato lievi perdite ieri, dopo la giornata peggiore in due mesi.
I funzionari della Fed si incontreranno questa settimana a Jackson Hole, Wyoming, per la conferenza annuale, e gli investitori aspettano il discorso di Jerome Powell, venerdì, per indicazioni sulla decisione sui tassi di settembre.
Nel corso della giornata sono attesi i dati sulle vendite di case in corso, che dovrebbero essere scese del 4,0% a luglio, mentre gli ordinativi di beni durevoli dovrebbero essere saliti dello 0,6%, rispetto al +2,0% del mese prima.
Arriveranno anche i risultati di Nvidia (NASDAQ:NVDA), Snowflake (NYSE:SNOW) e Salesforce (NYSE:CRM).
Intanto, il titolo Nordstrom (NYSE:JWN) crolla del 14% dopo aver tagliato le stime su ricavi e profitti annui, segnale che l’inflazione ai massimi da decenni sta pesando sulle spese dei consumatori.
I prezzi del petrolio rimbalzano questo mercoledì, nei dubbi per la possibilità di un ritorno del petrolio iraniano sul mercato globale.
L’Iran non consentirà ispezioni oltre a quanto previsto nell’accordo sul nucleare del 2015, ha reso noto il responsabile nucleare del paese questo mercoledì, il che potrebbe far saltare il piano di ripristinare l’accordo.
Entrambi i riferimenti sono schizzati di oltre il 7% questa settimana, dopo che l’Arabia Saudita ha suggerito che l’OPEC potrebbe considerare un taglio della produzione, per la disconnessione tra i future e il mercato del petrolio fisico.
I dati dell’American Petroleum Institute hanno rivelato che le scorte di greggio USA sono scese di 5,6 milioni di barili la scorsa settimana, ben oltre le attese di una riduzione di 450.000 barili. I dati ufficiali saranno pubblicati nel corso della seduta.
Alle 13:00 CEST, i future del greggio USA salgono dello 0,9% a 94,58 dollari al barile, mentre il contratto del Brent va su dello 0,9% a 101,09 dollari.
Intanto, i future dell’oro sono in calo dello 0,2% a 1.757,45 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 0,9919, giù dello 0,5%.