Di Peter Nurse
Investing.com - L’apertura dei mercati azionari statunitensi si prevede in lieve rialzo questo venerdì, in attesa della pubblicazione dei dati chiave sull’inflazione, che potrebbero dare indicazioni sulle prossime mosse della Federal Reserve.
Alle 13:00 CET, il contratto dei future Dow sale di 70 punti, o dello 0,2%, i future S&P 500 vanno su di 6 punti, o dello 0,2% ed i future Nasdaq 100 sono in salita di 16 punti, o dello 0,2%.
I tre maggiori indici hanno chiuso in discesa ieri, con il settore tech che ha trascinato i mercati verso il basso, dopo i risultati deludenti di Micron Technology (NASDAQ:MU).
L’indice blue-chip Dow Jones Industrial Average ha chiuso giù di 350 punti, o dell’1,1%, l’indice S&P 500 è sceso dell’1,5% e l’indice Nasdaq Composite ha segnato -2,2%.
Mentre l’anno volge al termine, i tre indici si avviano ad interrompere due mesi consecutivi di rialzo e a registrare la peggiore performance annuale dal 2008, con la Federal Reserve che alza aggressivamente i tassi di interesse per combattere un’inflazione alle stelle, scatenando i timori di una recessione.
Il calendario economico è pieno questo venerdì, con le vendite di case nuove e l’indice sulla fiducia dei consumatori del Michigan, ma i riflettori saranno tutti puntati sul report sull’indice PCE, l’indicatore sull’inflazione preferito dalla Federal Reserve.
Al centro della scena anche Tesla (NASDAQ:TSLA), dopo che il CEO Elon Musk ha ribadito che non venderà azioni per almeno due anni. E questo dopo che il titolo è sceso ad un minimo di due anni, nei timori per un indebolimento della domanda di auto elettriche, per la distrazione di Musk con l’acquisto di Twitter, nonché per la cessione di circa 40 miliardi di dollari di asset.
I prezzi del petrolio sono in salita questo venerdì, nelle aspettative che le forniture russe saranno ridotte nel nuovo anno, mentre i trader valutano l’impatto della tempesta invernale in corso negli USA.
Alle 13:00 CET, i future del greggio USA sono in rialzo del 2,4% a 79,36 dollari al barile, mentre il contratto del Brent registra +2,8% ad 83,25 dollari.
Intanto, i future dell’oro salgono dello 0,6% a 1.806,15 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 1,0614, in rialzo dello 0,2%.