Di Peter Nurse
Investing.com - L’apertura dei mercati statunitensi è vista in rialzo questo martedì, stabile dopo la debolezza seguita al tono interventista della Federal Reserve a Jackson Hole.
Alle 13:00 CEST, il contratto dei future Dow sale di 220 punti, dello 0,7%, i future S&P 500 vanno su di 33 punti, o dello 0,8% ed i future Nasdaq 100 sono in salita di 140 punti, o dell’1,1%.
I maggiori indici a Wall Street hanno chiuso in ribasso ieri, proseguendo la debolezza innescata dalle parole di venerdì di Jerome Powell, secondo cui la banca continuerà ad alzare i tassi, anche se dovesse causare dolore economico.
L’indice blue-chip Dow Jones Industrial Average ha chiuso giù di 184 punti, o dello 0,6%, l’indice S&P 500 è sceso dello 0,7% e l’indice Nasdaq Composite ha segnato -1%.
La Fed ha già alzato i tassi di 0,75 punti percentuali negli ultimi due vertici e gli investitori si chiedono se farà altrettanto a settembre.
Venerdì sarà pubblicato l’attesissimo report mensile sull’occupazione, mentre oggi arriveranno il dato governativo sulle posizioni lavorative (JOLTs) e la lettura sulla fiducia dei consumatori del CB per agosto, alle 16:00 CEST.
Al centro della scena i risultati di Best Buy (NYSE:BBY) per capire l’impatto dell’inflazione sulle spese voluttuarie.
Baidu (NASDAQ:BIDU) ha battuto le attese sugli utili trimestrali, grazie alla domanda per i suoi prodotti basati su cloud ed intelligenza artificiale.
I prezzi del petrolio si indeboliscono questo martedì, con l’attenzione rivolta all’imminente vertice dell’OPEC+ e a potenziali tagli della produzione.
L’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio ed i suoi alleati, compresa la Russia, gruppo noto come OPEC+, si incontreranno il 5 settembre e la scorsa settimana l’Arabia Saudita ha ventilato la possibilità di tagliare la produzione per compensare un calo dei prezzi.
L’American Petroleum Institute pubblicherà i dati sulle scorte di greggio USA nel corso della seduta; le scorte dovrebbero essere scese di 600.000 barili la scorsa settimana.
Alle 13:00 CEST, i future del greggio USA scendono del 2,3% a 94,81 dollari al barile, mentre il contratto del Brent registra -2,3% a 100,60 dollari. Entrambi i riferimenti sono schizzati di oltre il 4% ieri, l’aumento maggiore in poco più di un mese.
Intanto, i future dell’oro scendono dello 0,2% a 1.745,90 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 1,0030, in salita dello 0,4%.