Di Peter Nurse
Investing.com - L’apertura dei mercati azionari USA si attende in rialzo questo giovedì, in ripresa dalle perdite precedenti, sebbene persista una certa agitazione in vista del dato mensile sull’inflazione statunitense che potrebbe confermare l’aggressivo inasprimento della Federal Reserve.
Alle 13:00 CEST, il contratto dei future Dow sale di 150 punti, o dello 0,5%, i future S&P 500 vanno su di 18 punti, o dello 0,5% ed i future Nasdaq 100 sono in salita di 30 punti, o dello 0,3%.
I principali indici hanno chiuso in discesa ieri, con il Nasdaq Composite e l’S&P 500 giù per la sesta seduta di fila, dopo i verbali del vertice di settembre della Federal Reserve da cui è emersa la possibilità di ulteriori rialzi dei tassi di interesse.
Gli investitori aspettano i dati sui prezzi al consumo USA di settembre, alle 14:30 CEST, per capire come procederà la banca con l’inasprimento monetario.
Il dato IPC generale dovrebbe rivelare +8,1% su base annua a settembre e +0,2% sul mese, mentre i prezzi core dovrebbero essere saliti dello 0,5% a settembre da agosto e del 6,5% rispetto ad un anno fa.
I dati settimanali sulle richieste di sussidio di disoccupazione dovrebbero indicare un aumento a 225.000 unità dalle 219.000 della settimana scorsa.
La nuova stagione degli utili è iniziata e arriveranno i report di BlackRock (NYSE:BLK), Domino’s Pizza (NYSE:DPZ) e Walgreens Boots Alliance (NASDAQ:WBA).
Delta Air Lines (NYSE:DAL) rimbalza del 5,2% nei premarket dopo aver riportato ricavi record nel terzo trimestre, aggiungendo che si aspetta di registrare un altro profitto nell’ultimo trimestre dell’anno.
Victoria’s Secret (NYSE:VSCO) è in rialzo nei premarket dopo aver stimato utili nel range alto delle sue previsioni, mentre Applied Materials (NASDAQ:AMAT) scende dopo aver avvertito che ricavi ed utili del quarto trimestre deluderanno le attese.
I prezzi del petrolio sono in salita, con i trader che assimilano il forte aumento delle scorte petrolifere USA nei timori di un indebolimento della domanda globale.
I dati dell’American Petroleum Institute ieri hanno rivelato che le scorte sono salite di 7 milioni di barili la settimana scorsa, scatenando i timori di una domanda lenta da parte del maggiore consumatore mondiale. I dati governativi ufficiali arriveranno nel corso della seduta.
L’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio ha tagliato le stime sulla domanda 2022 e 2023 ieri, una settimana dopo aver abbassato i livelli di produzione.
Alle 13:00 CEST, i future del greggio USA salgono dello 0,2% ad 87,42 dollari al barile, mentre il contratto del Brent registra +0,2% a 92,67 dollari. Entrambi i contratti sono scesi di quasi il 6% questa settimana.
Intanto, i future dell’oro salgono dello 0,2% a 1.680,45 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 0,9722, in rialzo dello 0,2%.